CAMORRA. 19 ARRESTI. Sequestrata anche pompa di benzina nel casertano: “di proprietà del clan”. L’ELENCO DI TUTTE LE ATTIVITA’

5 Giugno 2023 - 19:45

Arresti e sequestri frutto di ordinanza emessa dal G.I.P. del tribunale di Napoli su richiesta dei Magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia

CASERTA – Il clan bicefalo “Ferrara-Cacciapuoti”, sgominato oggi da un blitz anticamorra dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e della Guardia di Finanza di Giugliano in Campania ha avuto un lungo dominio nell’hinterland a Nord del capoluogo partenopeo e durante questo periodo ha radicato, secondo gli inquirenti, una tale forza economica, costruita sulla monopolizzazione e con le sue imprese operativi in settori chiave come quello dei carburanti e del settore alimentare.

L’obiettivo era ovviamente infiltrarsi nel tessuto economico-imprenditoriale e i sequestri notificati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna nell’ambito del blitz anticamorra lo dimostrano: i sigilli apposti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna riguardano le società “Commercio e futuro srl”, che gestiva i supermercati Deco di Villaricca e Mugnano; “Sarracino Petroli sas” che gestiva a Orta di Atella l’impianto di distribuzione carburanti Total Erg, oggi con l’insegna Ip; “GDA SAS” che gestiva l’impianto Eni/Agip a Varcaturo via variante Ss 7 Quater sul terreno di proprietà della stessa “GDA SAS”; Insieme 2.0 srl” che gestiva la “Star Bar – Sala Slot Caffè – Tabacchi” di Giugliano in Campania (Napoli) sulla SS7 Bis Quater Domitiana; “LIMA srl”,
proprietaria

dell’immobile della società “Star Bar – Sala Slot Caffè – Tabacchi”; “Pacos Novanta Punto Venti” che gestivano la braceria “Pacos” di Villaricca (Napoli), in corso Europa e, infine “Insieme srl”, che gestiva la braceria e paninoteca l’Avenir di Villaricca (Napoli), in via Fermi.

IL COMUNICATO DELLA DDA DI NAPOLI

Per delega del Procuratore della Repubblica f.f., si comunica che nella mattinata odierna, i Carabinieri del
Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna ed i Finanzieri del Gruppo di Giugliano in Campania
hanno eseguito – con il contributo delle rispettive componenti aeree – un’ordinanza di custodia cautelare, emessa
dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta dei Magistrati della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei
confronti di 19 persone (di cui 3 già detenute), gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di
tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio (tutti
aggravati dalle finalità di agevolazione del clan).

Le indagini hanno consentito di:

documentare, in Villaricca (NA), la perdurante operatività del clan Ferrara – Cacciapuoti, storicamente
rientrante (con quello Nuvoletta di Marano di Napoli e dei Casalesi) nel cartello camorristico denominato Nuova
famiglia, collegato all’ala corleonese dell’associazione di tipo mafiosa denominata Cosa Nostra e militarmente
contrapposto a quello denominato Nuova Camorra Organizzata (capeggiata dal defunto CUTOLO Raffele);

ricostruire la struttura del clan, stabilmente articolato in due distinti gruppi, l’uno facente capo alla famiglia
Ferrara e l’altro a quella Cacciapuoti, identificandone vertici – tutti raggiunti dal provvedimento restrittivo – e
parte degli affiliati (l’organico del clan, per come è emerso delle indagini, si attesta su 50 unità, alle quali in caso
di detenzione spetterebbe “stipendio” e copertura delle spese legali);

individuare in quella dei Ferrara la frangia a vocazione spiccatamente imprenditoriale (in particolare, nel settore
dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari);

confermare lo stabile interesse della criminalità organizzata verso il settore degli idorcarburi;

accertare che il clan – che comunque trae parte delle proprie risorse dal traffico di stupefacenti – ha inteso
preservare il territorio da attività ed attenzioni delle FF.PP. attraverso l’imposizione di un divieto di spaccio a
Villaricca;

acclarare 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, di titolari di
palestre e di sale giochi (in quest’ultimo caso, il titolare era tenuto a corrispondere € 70 per ciascun apparato
presente in sala), tenuti a versare somme per importi variabili (all’incirca da 1.500 a 5.000 euro al mese) e
destinate ad alimentare la cassa comune;

riscontrare il coinvolgimento dei vertici del clan nella latitanza del noto CONTINI Eduardo, capo
dell’omonimo clan che, unitamente a quelli denominati LICCIARDI e MALLARDO, rientra nel cartello
camorristico denominato Alleanza di Secondigliano e si contrappone a quello dei Mazzarella;

acquisire elementi in ordine al tentato omicidio commesso da esponente del gruppo Mauriello, articolazione
legata ai Ferrara, in danno di esponente dei Cacciapuoti.

Contestualmente sarà data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad
oggetto società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione
nonché della vendita di generi alimentari, emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara,
perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso.

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso la quale sono
ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, come tali,
presunte innocenti fino a sentenza definitiva.