Carta di credito di Pasquale Zagaria, respinto il ricorso di un promoter finanziario

16 Agosto 2018 - 10:00

CASAPESENNA – Sono state depositate in questi giorni le motivazioni a proposito del ricorso respinto dalla Corte di Cassazione e presentato dal promoter finanziario Enrico Cerreto, 50 anni, originario di Limatola, in provincia di Benevento.

L’uomo è stato condannato in primavera e si è appellato contro la sentenza della corte di Appello di Napoli, la quale lo aveva dichiarato colpevole di riciclaggio escludendo l’aggravante mafiosa e comminando una pena a 4 anni di reclusione con interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

Il funzionario di banca avrebbe riscosso 60mila euro in contanti dal clan dei casalesi per poi mettere in atto, secondo l’accusa, azioni tese a nascondere la provenienza del denaro versato sui conti correnti propri dai quali sono stati tratti poi i fondi per la carta di credito utilizzata da Pasquale Zagaria.

Il 50enne è stato assolto in primo grado perchè il fatto non costituisce reato ma poi in appello ha rimediato una condanna.
Esclusa

dunque l’aggravante mafiosa in quanto Cerreto conobbe Zagaria quando era un uomo libero ma confermata la condanna per riciclaggio.

Senza peraltro – scrivono i giudici – mai nominare Zagaria indicato con espressioni criptiche. Cerreto alludeva a ragioni degli incontri che in alcuni casi non poteva riferire al telefono. Egli si preoccupava di tenere al coperto l’individuazione della persona e le ragioni degli incontri. Dalle intercettazioni l’imputato si mostra consapevole delle difficoltà di incontrare Zagaria per le limitazioni”.