CASAPESENNA ALLE ELEZIONI. La presidenza dell’Associazione fondata dal consigliere comunale Francesco Donciglio si modifica in base alle fidanzate. Dubbi sulla concessione, targata Marcello De Rosa, di un immobile come sede, e anche…
7 Maggio 2024 - 20:11
Seguirà un secondo articolo dato che siccome qui da noi ormai ne abbiamo viste di tutti i colori potremmo trovare anche qualche finanziamento. Dato che siamo in campagna elettorale vedremo pure quanti voti ha portato e quanti ne potrebbe potenzialmente portare oggi il buon Donciglio
CASAPESENNA – (g.g.) Qualche articolo, ogni tanto, su Casapesenna, lo dobbiamo scrivere. Ciò perché, quando il sindaco Marcello De Rosa, in audio-video ci risponde ovviamente senza far nomi o quando ci risponde per iscritto suo fratello Raffaele De Rosa, in arte Lello, noi, quando fanno riferimento “al giornalista” che poi sarei io, ci scompisciamo dalle risate e pensiamo tra noi e noi che se fossimo quei delinquenti, così come pittorescamente veniamo etichettati dai De Rosa brothers, a nessuno al mondo, ma soprattutto a nessuno di questa provincia, tra liberi, detenuti, latitanti, irreperibili, etero, gay, bisex, verrebbe neanche lontanamente in testa di affermare che i fratelli De Rosa siano migliori di noi
Per carità, c’è la libertà di espressione che consente, senza se e senza ma, ai due fratelli De Rosa di dire quello che dicono nei confronti di questo giornale e di chi lo dirige, in verità con qualche elemento di pusillaminità visto che noi non abbiamo nessun problema a formulare i nomi e i cognomi mentre loro, invece, fino a questo momento i nomi e i cognomi non li hanno mai fatti. L’attestazione e il conseguente esercizio della “sacralità laica” di questo diritto, espresso soprattutto attraverso la variopinta prosa del sindaco di Casapesenna, che è anche vice presidente della Provincia di Caserta (il che è tutto dire sul livello di questo territorio) potrebbero essere raccontati, insegnati agli studenti della facoltà di giurisprudenza durante un corso di diritto costituzionale, quale quintessenza, prova provata di una democrazia compiuta, determinata, assoluta che consente realmente a tutti di parlare, di esprimere, anche con suoni complicatamente comprensibili, le proprie idee.
Per cui, adesso ci mettiamo in poltrona e aspettiamo, coca cola e popcorn, di farci altre quattro risate.
Nel mentre ci complimentiamo con l’attuale consigliere comunale di Casapesenna, nonché esponente di spicco della maggioranza, Francesco Donciglio di Salvatore.
Le felicitazioni derivano dalla constatazione, ormai evidente sul fatto che questo benedetto ragazzo abbia trovato, finalmente, il suo equilibrio sentimentale.
Eh eh, che fate ora voi di CasertaCe cominciate a metterla sul personale, sulle vicende private, a guardare dal buco della serratura? Intanto, Francesco Donciglio è un personaggio pubblico, dato che si tratta di un consigliere comunale, dunque è a dir poco discutibile, regolamento dell’Unione Europea sulla protezione dei dati personali alla mano, che non si possa parlare della situazione sentimentale di una persona che esercita una funzione pubblica, in questo caso una funzione derivante dal voto elettorale, erogato dal popolo sovrano.
Scherzi a parte, di tutto ci saremmo occupati eccetto che di Francesco Donciglio e delle sue vicende sentimentali.
Ma siccome questo aspetto della sua vita ha inciso e sta incidendo sull’utilizzo del pubblico danaro, del patrimonio immobiliare di proprietà di tutti i cittadini, dobbiamo necessariamente toccare e attraversare questo registro narrativo. E allora, ci complimentiamo perché magari adesso l’associazione Gocce di Vita, parafrasi di una famosa canzone di Giorgia intitolata Gocce di Memoria, tema e colonna sonori di un altrettanto famoso film del regista Ferzan Özpetek.
Per cui, come si diceva, dobbiamo occuparcene perché la pace sentimentale del consigliere Donciglio potrebbe contribuire, almeno si spera, a rendere meno onerosa per il Comune di Casapesenna la sistemazione logistica di quest’associazione, che sarà anche collegata all’Avis, al sistema più noto delle donazioni del sangue, ma non per questo si può sottrarre alla concorrenza e alle procedure che necessariamente devono essere attivate quando lo Stato, direttamente o attraverso le sue derivazioni costituzionali ossia regioni, province e comuni, concede o mette a disposizione immobili o beni mobili di sua proprietà, cioè di proprietà della res publica
Nel 2018 Gocce di Vita viene fondata da Donciglio. Questi la presiede presumibilmente fino al 2019, cioè fino al momento in cui viene eletto al consiglio comunale. A quel punto Francesco Donciglio lascia la carica che viene assunta da Alessandra Maisto, sua fidanzata, poi divenuta evidentemente ex fidanzata. Al tempo la sede di Gocce di Vita era ubicata in via Guglielmo Marconi che magari, pace all’anima sua, con l’alfabeto Morse da lui inventato potrebbe anche ritornare utile per decriptare qualche discorso, non sempre comprensibilissimo, pronunciato da quel simpaticone di Marcello De Rosa.
Negli ultimi mesi del 2023 il presidente cambia e diventa Riccardo Matteo o Matteo Riccardo, francamente non riusciamo a capire e ce ne scusiamo con lui quale sia il nome e quale il cognome, mentre capiamo bene che si tratta sicuramente del fratello, di professione autista di ambulanza, della nuova fidanzata di Francesco Donciglio. Fino a questo punto dell’articolo, qualche persona perbene, di buona volontà avrebbe tutto il diritto di dire a CasertaCe “Scusate, ma cosa vi ha fatto questo Donciglio? Per sbertucciare, meritatamente, il sindaco De Rosa, ve la prendete con questo giovanotto?“ Effettivamente, se l’articolo fosse finito qui, il rimprovero ce lo saremmo meritato tutto e dovremmo seriamente cospargerci la testa di cenere penitenziale.
Ma l’articolo non è finito qui perché l’associazione Gocce di Vita, controllata di fatto – e qualcuno smentisca questa circostanza se ne ha il coraggio – dal consigliere comunale Francesco Donciglio, ha cambiato sede ed oggi abita l’immobile, di proprietà del comune di Casapesenna, di Corso Europa n. 2, quello del centro sociale “A. Cangiano”.
Siccome dovremo scrivere necessariamente un secondo articolo, sapete cosa proponiamo al sindaco Marcello De Rosa? Se ci consente di tenere sotto la nostra custodia l’albo pretorio del Comune, sia quello cartaceo che quello digitale a partire da stasera (partiamo subito e lo facciamo) e lui ci dimostra che una procedura di evidenza pubblica, è stata realizzata ed ora, in questo preciso istante, è rinvenibile nel citato albo pretorio, ma in questo minuto esatto, non domani o dopodomani, noi chiediamo scusa a Donciglio.
Scuse parziali perché non dovrebbe esistere che un consigliere comunale vada a partecipare ad una procedura di evidenza pubblica, ammesso e proprio non concesso che questa sia stata realizzata, riguardante la concessione di un bene comunale ad un’associazione da lui fondata e da lui di fatto controllata.
Poi c’è un secondo punto su cui nei prossimi giorni sicuramente torneremo: non è che, per caso, il comune di Casapesenna ha erogato dei finanziamenti a quest’associazione?
Ulteriori commenti li faremo dopo il già annunciato secondo articolo.