CASERTA A meno di tre settimane dall’inizio dell’anno scolastico, la scuola media Ruggiero si dibatte tra chiusure e riaperture a causa dell’inefficienza comunale
3 Ottobre 2025 - 17:52

Caserta (pm) – Gli sviluppi di queste ore a riguardo della scuola media Ruggiero di via Trento, al rione Acquaviva, hanno dello sconcertante.
Come abbiamo scritto, il plesso scolastico, a causa della sua inagibilità per le precarie condizioni dei bagni e la presenza diffusa di topi, provocava ieri l’altro la protesta dei genitori degli studenti, che nella mattinata, oltre a non far entrate i ragazzi, inscenavano un sit-in all’ingresso, chiedendo l’esecuzione degli interventi necessari a rendere praticabili aule e servizi.
Grazie all’iniziativa del direttore scolastico professor Mario Nocera, nell’immediatezza il comune provvedeva a riparare i guasti dei bagni, mentre per l’infestazione dei roditori veniva programmato un intervento di derattizzazione da eseguire nei giorni di chiusura della scuola di sabato e domenica prossimi. E veniva anche convenuto di ritenere giustificate le assenze forzate degli alunni dalle lezioni che si stavano determinando.
Nondimeno, ieri stamattina una rappresentanza di genitori e di professori della scuola è stata al comune chiedendo di essere ricevuta per chiarimenti. Sentita da un funzionario del settore competente, la delegazione, oltre a percepire che gli uffici non è che proprio fossero a piena conoscenza delle problematiche logistiche dell’istituto, è stata invitata a ritornare mercoledì prossimo (sic!) per incontrare il dirigente Luigi Vitelli.
Nel corso dell’incontro è stata anche anticipata la questione della sede alternativa a quella attuale, nella prospettiva del progettato abbattimento e della ricostruzione dell’edificio scolastico, che si danno sempre per prossimi salvo a non cominciare mai. Una prima ipotesi emersa, cioè di trasferire le aule presso il seminario vescovile, è stata immediatamente bocciata per la lontananza e la difficile raggiungibilità rispetto alle residenze della generalità degli studenti. Infine si è concordato che lunedì potranno riprendere le lezioni, salvo che l’ASL, a seguito del sopralluogo di cui sarà richiesta ad iniziativa dalla stessa rappresentanza dei genitori per verificare la sanità dei luoghi, non dichiari l’inagibilità delle classi. Sulla questione vi è stata la rimostranza della delegazione scolastica, che ha eccepito come l’intervento di bonifica del fine settimana potrebbe non essere risolutivo. In conseguenza, a proprio giudizio le assenze degli studenti determinate da ulteriori interventi necessari dovranno essere ritenute già da ora giustificate. Sulla tecnica dell’intervento di derattizzazione è stato anche espressa la contrarietà all’uso di veleni, in quanto i topi morti permarrebbero nelle controsoffittature con gravi ed intuibili conseguenze. Pare che, in accoglimento di questa obiezione, il comune opererà attraverso delle trappole che saranno rimosse periodicamente.
Sta di fatto che la scuola Ruggiero non presenta solo queste gravi problematiche, ma anche altre legate ad una manutenzione che negli anni è sempre stata precaria.
E non è la sola realtà scolastica comunale dalla logistica più che carente. In queste ore è quasi un bollettino di guerra tra allagamenti, rotture, inagibilità varie che denunciano le varie scuole. E come abbiamo detto l’altro ieri, c’è il macigno dei riscaldamenti malfunzionati, inefficienti o danneggiati che incombe sugli istituti per l’inverno incipiente.
Al dunque, i mesi trascorsi dalla fine dello scorso anno scolastico ad oggi, nei quali si poteva intervenire con i lavori necessari, sono stati letteralmente sprecati.
A farne le spese è l’istruzione dei ragazzi in formazione, che necessita di continuità e di condizioni ambientali normali.
Per il nostro modo di vedere, anche un’ora di lezione persa è un sacrilegio verso gli studenti.
Al comune, come si desume anche da questa vicenda, la scuola è al contrario una faccenda come un’altra. Per Vitelli, anziché ricevere subito la rappresentanza scolastica per vedere cosa fare immediatamente, se ne può riparlare tranquillamente mercoledì. Campa cavallo. E ciò dopo aver fatto passare infruttuosamente i tre mesi di vacanze e senza assicurarsi che alla ripresa dell’anno scolastico tutte le scuole fossero in buone condizioni.
Come abbiamo già chiesto, sebbene sapendo di parlare al vento, i commissari straordinari del comune dovrebbero avviare una serie inchiesta interna per appurare di chi è la responsabilità dello stato di abbandono delle scuole casertane. Non è clamoroso che ad appena qualche settimana dal loro inizio, le lezioni debbano essere interrotte – e non si sa fino a quando – per motivi come questi, che si sarebbero potuti fronteggiare per tempo?
Altrimenti siamo al solito tarallucci e vino casertano.