CASERTA. Apperti contro sindaco e assessori: “Asili nido, via San Carlo e Pala Vignola, ci spiegate cosa avete combinato?”
2 Novembre 2018 - 19:02
CASERTA (luigi vincenzo repola) – Nonostante quello che si pensa, essere all’opposizione non è cosa semplice, soprattutto quando ci si trova a cozzare con un vecchio modus operandi che non lascia molto spazio alla trasparenza. Lo sa bene il consigliere comunale Francesco Apperti, del movimento civico “Speranza per Caserta” che, anche in questa legislatura, si trova all’opposizione rispetto alle forze vincitrici delle ultime elezioni comunali.
Visto che, dopo mesi, è stato riutilizzato lo strumento del “Question Time”, attraverso il quale esponenti della giunta comunale rispondono (o dovrebbero) alle interpellanze dei consiglieri, abbiamo contattato Apperti per un resoconto della giornata di mercoledì.
“Che vi devo dire, solo due assessori presenti e quelli assenti ci rispondo con un foglietto volante”. Il consigliere fa riferimento alla risposta ricevuta dalla sua “compagna politica”, Norma Naim, sull’esclusione della città di Caserta all’erogazione di finanziamenti per nidi e micronidi. Un errore, o una dimenticanza, che ha provocato un grave disservizio per diverse mamme, che necessitavano di un supporto nella gestione familiare.
“La consigliera Naim ha presentato la domanda e l’assessore Sparago, assente, ha lasciato un foglio non firmato – racconta Apperti – dove avrebbe scritto la sua risposta. Non potevamo accettare una cosa del genere e Norma, giustamente, ha ritirato al domanda per presentarla in altra sede”.
Ultimo punto toccato dai consiglieri di opposizione nel Question Time ha riguardato l’affidamento del PalaVignola. Su questo punto Apperti ha lamentato, ancora una volta, la mancata trasparenza negli atti del comune. “L’affidamento è avvenuto senza alcuna procedura di evidenzia pubblica, in caso di ricorso al Tar il comune ha praticamente già perso. L’assessore Franco Di Michele – aggiunge Apperti –ha ammesso candidamente che loro l’atto pubblico non l’hanno proprio fatto, hanno semplicemente firmato la consegna chiavi alla VolAlto 2.0. Ora, mi chiedo, visto che, secondo il comune, “4 Stelle” non pagava il fitto, cosa che la fondazione contesta, ed è stata inevitabile la rescissione del contratto, che cosa ci voleva a fare un bando pubblico visto che altre società, erano interessate? Invece no, una struttura di proprietà comunale viene consegnata ad un soggetto privato senza alcuna previsione di corrispettivo economico, per un anno.