CASERTA. Il degrado di Via Vico smuove qualcosa o serve un altro omicidio?

14 Settembre 2024 - 14:09

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CASERTA (p.m.) – Nei giorni passati, una serie di manifestini (un esemplare in foto) affissi lungo via Vico annunciava un’assemblea pubblica per martedì scorso in quello slargo di piazza Correra per denunciare il degrado e l’insicurezza di cui da tempo soffre la storica strada.

E difatti nel pomeriggio si è svolto l’incontro, che ha visto riunite una cinquantina di persone per discutere di quelle problematiche, che sono state ulteriormente sviluppate e precisate dai promotori e da quanti hanno preso la parola.  

Sennonché, per quanto l’iniziativa, stando al documento che l’ha indetta, sarebbe stata promossa da “i commercianti e i residenti di via Vico”, cospicua è risultata la presenza degli esponenti della sinistra movimentista casertana. Circostanza che le ha conferito una obiettiva valenza politica. Nel che non c’è ovviamente niente di male, ma forse sarebbe stato più corretto esplicitarlo in anticipo. Erano presenti Vittoria Crovella e  Vincenzo Fiano, storici attivisti del Centro Sociale Ex Canapificio, gli ex consiglieri comunali Francesco Apperti ed Antonello Fabrocile, nonché il consigliere in carica Raffele Giovine di Caserta Decide. Auguriamoci che il loro esordio sui temi più strettamente legati alla vivibilità cittadina, che non sono quelli socialistici più nelle loro corde, possa produrre dei frutti utili per la città.

Comunque sia, nel suo intervento  Fiano ha annunciato che, attraverso una raccolta di firme, sarà presentata una petizione al prefetto, al questore ed al sindaco, perché una propria rappresentanza sia ricevuta in seno al comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza “per mettere in piedi un’azione di sistema per la rigenerazione di via Vico”.

Le maggiori problematiche della strada  sono state individuate nella presenza di senzatetto e di minori che si abbandonano ad atti vandalici ed a risse notturne. Per questi in particolare, si tratta spesso di giovani stranieri che, nonostante siano affidati a centri di accoglienza ed assistenza dedicati, non riceverebbero la necessaria vigilanza. Per completezza, l’analisi più ampia della situazione si può leggere nel documento integrale che qui pubblichiamo.

Il consigliere Giovine ha preso a sua volta la parola assicurando il suo impegno verso le istituzioni cittadine che hanno in vario grado competenza ad intervenire.

Puntuto è stato il discorso svolto dalla presidente dello storico e con molto seguito Comitato Vivibilità  Cittadina Rosa Di Costanzo. La quale ha tenuto a precisare che ha voluto essere presente all’incontro e di aver voluto firmare, lei coi i propri associati, la  petizione volta a ridare decoro a via Vico perché la sua “…battaglia non è temporanea, non è una battaglia politica, né una battaglia di zona, ma una battaglia civile per la città, fatta da persone che sono cittadini attivi…”. Di Costanzo, come sa chi segue le vicende cittadine, da anni si oppone a quell’autentica vergogna che è rappresentata dalla malamovida casertana, che l’amministrazione comunale, per le ragioni che più volte CasertaCe.net ha analizzato, non intende davvero contrastare e con gli organi di polizia impotenti a fare alcunché. Con perseveranza e curando i rapporti con i comitati gemelli di altre città, a cominciare da quello di Napoli retto dal quel consigliere comunale Gennaro Esposito, è colei che davvero incalza il sindaco, gli assessori comunali, gli organi di governo  territoriali e quelli di polizia perché facciano qualcosa in quella situazione in cui, nei fine settimana, la legalità è completamente smarrita. Si è al punto che, in intere strade del centro, i residenti sono segregati in casa per il caos serale e notturno e sono impediti del riposo. La presidente, nel concludere le sue riflessioni, ha annunciato che  il neo assessore Antonio Sessa, con delega alla cultura della  legalità ed alla polizia municipale, le ha comunicato che la incontrerà, come richiestogli, non appena possibile, per una prima valutazione dei temi in predicato.

Un ultimo invito Rosi Di Costanzo ha rivolto a Raffaele Giovine in quanto esponente dell’assise cittadina, perché un consigliere comunale, per una elementare esigenza di non dispersione dell’azione politica, si intesti stabilmente, senza improvvisazioni e soprattutto con convinzione la “battaglia” contro il degrado del centro storico. Il dato politico che emerge, difatti, è che la giunta comunale, su tale enorme tema cittadino perde tempo e fa finta di non capire, piuttosto che intervenire con provvedimenti concreti ed efficaci. L’ultimo rimaneggiamento apportato vellitariamente al regolamento di polizia municipale e di mera facciata è già avviato ad un misero fallimento.

Un ultimo profilo, accanto a quello delle condizioni pietose di piazza Correra con il suo selciato disastrato e le giostrine dei bambini da sempre rotte, è stato affacciato nella discussione. Si è parlato delle condizioni di abbandono degli edifici storici. E’ vero. La situazione è quella che è. Ma speriamo che non si voglia sostenere l’abbattimento dell’esistente e la costruzione di nuovi palazzi come quelli che, con le loro volumetrie e forme abnormi, già hanno sfigurato la strada. Anzi, trovandoci in argomento, perché non realizzare un’area di verde pubblico sulla superficie di sedime che fu del piccolo fabbricato abbattuto ad angolo della strada, come già fu condivisibilmente proposto da Italia Nostra?

Nella foto, l’area di sedime, dopo l’abbattimento del palazzetto prospiciente a piazza Correra avvenuto nell’ottobre 2022, che sarebbe destinabile a verde pubblico ad incremento di quello esiguo esistente