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CASERTA. Parcheggia davanti allo scivolo per disabili e sulla macchina gli compare la scritta “NON SI FA!”

19 Aprile 2019 - 19:55

CASERTA (pm) – L’altra mattina, nella centralissima via Battisti, quella dove sono accampati abusivamente i barboni che nessuna autorità riesce a far sloggiare, un autentico cialtrone ha parcheggiato la sua macchina sulle strisce pedonali e sullo scivolo per disabili che danno sullo slargo con via Roma rendendoli inutilizzabili.

Fortunatamente, nella completa e perenne latitanza di qualsiasi organo di controllo, qualcuno gli ha fatto pagare lo stesso lo scotto morale e materiale della carognata, scrivendogli con un pennerello sul finestrino  – speriamo con un inchiostro indelebile – un bel NON SI FA e abbozzando l’icona dell’omino sulla sedia a rotelle.

Nella foto che pubblichiamo, la macchina con la scritta sul vetro.

Come tutti constatiamo, le tante e quotidiane prevaricazioni di questo tipo restano, specie nelle nostre realtà, quasi sempre impunite per via di quella legalità apparente, solo formale, di cui ci si accontenta, mentre un poco tutti fanno quello che vogliono.

Perciò le forme di legittima difesa, di piccola giustizia diretta, come questa messa in atto nel caso della nostra macchina, ripagano e gratificano almeno un po’ della frustrazione che si è costretti a subire.

In realtà, per contrastare seriamente le inciviltà e le infrazioni di questo tipo – forse secondarie, ma estremamente moleste e che qui sono quasi la regola – servirebbe ben altro che non le attuali norme sanzionatorie in vigore, aleatorie e prive di effettiva capacità deterrente.

Persino dalla grave trasgressione della velocità pericolosa, che dovrebbe ricevere una severissima repressione, per come sono combinate le norme è possibile scappottarla con mille scuse. Incredibilmente, se in macchina o in moto corro come un pazzo, non rispondo di nulla se un cartello stradale non mi preavvisa che su quella strada viene eseguito il controllo della velocità.  E ciò mentre la ragione più elementare imporrebbe che esso, per la sua stessa efficacia, avvenisse a sorpresa.

Scherzando un po’, la nostra soluzione ce l’avremmo. Bandiremmo tutta la lenta e vana burocrazia, fatta di costose ed inefficaci notifiche, citazioni e ricorsi. Ai vigili urbani ed agli agenti di polizia daremmo in dotazione un martello da carpenteria da dieci chili ed una tabella di ragguaglio tra infrazione stradale e numero di martellate da infliggere come sanzione, in caso di violazione certa ed incontestabile, al veicolo con cui è stata commessa.

Non sarebbe stato meglio, con questo nuovo catalogo di sanzioni e senza tante scartoffie, colpire di forza con dieci martellate, ad esempio, il cofano della macchina di via Battisti, per la sosta vietata? Senza contare lo stimolo che si darebbe all’economia, tra carrozzieri e verniciatori !