CASERTA REGGIA A Ferragosto cade un tiglio secolare del parco reale. Il crollo riapre il tema sulla sicurezza dei visitatori

16 Agosto 2025 - 19:06

Caserta (pm) – La recente pubblicazione, da parte del nostro giornale, di alcuni comunicati stampa del comitato civico Gruppo 31 Agosto sulle precarie condizioni del parco reale, relativamente alla cura del verde, del patrimonio arboreo e di vasche e fontane della “Via dell’acqua”, ha suscitato un largo interesse e numerosi interventi da parte dei lettori, soprattutto sulla pagina Facebook “Reggiando… e dintorni reali” di Nando Astarita, che vantaoltre 8.000 follower, attestandone la credibilità e la considerazione.

Tra i diversi commenti, abbiamo scelto di riportare quelli di Salvatore Natale e Rosanna Esposito, che ci sono apparsi di particolare rilevanza e risultando documentati anche con eloquenti fotografie.

Al post di Natale che abbiamo selezionato ha risposto direttamente Ciro Costagliola, l’esponente del comitato Gruppo 31 Agosto, agronomoe presidentedell’IRVAT (Istituto per la Valorizzazione e la Tutela dei Prodotti Regionali, organismo associativo senza fine di lucro costituito nel 1975), ciò che diciamo non per altro che per intendere che non si tratta di uno di passaggio, insomma.

I fatti specifici sono quelli che potrete leggere qui di seguito, i quali portano in gioco, in buona sostanza, l’azione della direttrice Maffei. Salvatore Natale si è concentrato sulla magnolia della Castelluccia, mentre Rosanna Esposito ha richiamato l’attenzione sul “cimitero di alberi” visibile da via Giannone.

Frattanto, mentre questo avveniva, come si apprende da una ennesima nota stampa del Gruppo 31 Agosto:  “nella mattinata del 15 agosto si è verificato un evento per fortuna senza danni a persone: un tiglio del viale interno del parco in prossimità dell’ingresso di via Giannone si è rovinosamente abbattuto sul viale. Il crollo avvenuto probabilmente nelle prime ore del mattino ha interessato il solo vialetto, fortunatamente senza arrecare danni. Il viale è normalmente utilizzato dai visitatori, quindi se la pianta, di oltre cento anni con un peso di vari quintali fosse caduta in un orario di apertura del parco avrebbe potuto coinvolgere drammaticamente qualche passante. Sono anni che segnaliamo l’incuria e la mancanza di manutenzione delle piante del parco. Come è possibile che accadano questi pericolosi eventi quando la Direzione Generale della Reggia dispone di consulenti agronomi e forestali delle prestigiose Università di Napoli, Bologna ed Ancona, di bravi tecnici interni che hanno seguito corsi di specializzazione di gestione di parchi e giardini, dispone di strumentazioni con tecnologie avanzate per studiare la stabilità degli alberi quali tomografi ad onde soniche, strumenti che analizzano le vibrazioni interne del legno, rivelando pericolose cavità invisibili? Almeno gli alberi prospicienti i viali frequentati dai visitatori andrebbero controllati. È singolare che si propagandino sia sul sito della Reggia che sui social questi interventi ad altissima specializzazione, mentre si trascurano semplici verifiche sugli alberi che manifestano criticità e patologie evidenti da anni segnalati e mai presi in considerazione. Si intervenga senza ulteriore indugio nella manutenzione del parco come da anni le segnaliamo prima che si verifichi qualche disastroso incidente”.

Per giunta, approfondendo i fatti, emergerebbe, dalla testimonianza di visitatori presenti, che in effetti la caduta dell’albero si sarebbe verificata tra le ore 10.30 e le 13 e dunque in orario di apertura al pubblico del parco. E allora veramente c’è da dire meno male che non sia successo niente.

IL TIGLIO CADUTO

Chiudiamo la cronaca facendo nostra l’osservazione del comunicato stampa laddove chiede: “Almeno gli alberi prospicienti i viali frequentati dai visitatori andrebbero controllati”, che non ci sembra una richiesta integralista o campata in aria.

Anche in questa occasione aspettiamo che la direzione della Reggia dica qualcosa, abbandonando l’usuale far finta di niente.