CASERTA REGGIA La sollecitazione del Gruppo 31 Agosto alla Maffei per la manutenzione del Bosco Vecchio
11 Agosto 2025 - 16:58

Caserta (pm) – L’attivo comitato di volontari istituito per la tutela della Reggia con il nome di Gruppo 31Agosto, animato dall’agronomo Ciro Costagliola e che si avvale di una componente tecnica particolarmente qualificata in materia ambientale, paesaggistica e della storia dell’arte, con il comunicato stampa che pubblichiamo denuncia quelle che giudica scarse condizioni di manutenzione di alcune parti qualificanti del parco Reale ed in specie del Bosco Vecchio, individuando segnatamente le problematiche botaniche che ne affliggono il patrimonio arborale. A corredo della comunicazione stampa, una serie di immagini fotografiche esemplificative delle dichiarazioni del comitato.
Come al solito, da quanto viene sostenuto, emerge il solipsismo della gestione museale, poco incline a dare retta a quello che dicono gli altri, anche quando abbia una particolare ed innegabile fondatezza. Evidentemente si tratta di uno stile relazionale. Comunque stiano le cose, auguriamoci che si intervenga secondo necessità.
IL COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO 31 AGOSTO
Permane lo stato di degrado del Bosco Vecchio del Parco della Reggia di Caserta
Il parco della Reggia di Caserta è un monumento realizzato con elementi naturali, vegetazione scelta con cura ed allevata per secoli con attenzione, per cui tutti gli interventi vanno eseguiti con diligenza e professionalità. Lo stesso Ministero della Cultura ha organizzato numerosi convegni suggerendo di seguire i principi e i metodi della carta di Firenze che dettaglia i criteri di manutenzione e restauro dei giardini storici.
Il Bosco Vecchio è la porzione più antica del Parco Reale della Reggia, faceva parte della residenza dei Principi Acquaviva d’Aragona che Luigi Vanvitelli integrò nei suoi progetti mantenendone l’assetto. Oggi lo stato di degrado ed abbandono del parco, compreso il bosco vecchio, l’area della Castelluccia, della fontana Margherita, il giardino inglese, la peschiera grande, l’aperia, la serra, il percorso che porta al Torrione, non degno di un sito Unesco, permane ed è sotto gli occhi di tutti.
Nel bosco vecchio svariate querce ed altre piante boschive morte, sia rimaste in piedi che cadute al suolo, così come dei ceppi a terra, vanno allontanate mentre sono lasciate sul posto senza un plausibile motivo. Altre piante sono fortemente compromesse per necrosi al tronco ed ai rami e sarebbero necessari interventi curativi con asportazione delle parti morte e cura dei tronchi in vegetazione. È noto che le piante ed i rami morti vengono attaccati da parassiti animali e vegetali quali insetti, funghi, batteri, virus. Tali parassiti sono fonte di infezione e diffusione per altre piante sane.
Molte piante del bosco vecchio sono attaccate da piante infestanti rampicanti (edera e vite americana) che costituiscono un grave problema di salute alle stesse. Queste piante rampicanti vanno rimosse con interventi di pulizia in quanto indeboliscono la pianta ospite portandola al deperimento con l’attacco di altri parassiti animali e vegetali. In natura gli esemplari vegetali più deboli sono maggiormente soggetti ad attacchi parassitari.
Piante infestanti invasive quali Ailanto e Robinia crescono indisturbate nel parco: queste specie sono presenti nell’elenco delle specie esotiche invasive (Reg. UE n. 1143/2014 e D.Lgs. 15 dicembre 2017, n. 230) e vanno tagliate mentre vengono incomprensibilmente lasciate nel bosco. La presenza di alcuni esemplari dal diametro oltre 15 centimetri sta a significare che da oltre 8 anni manca un intervento specifico di manutenzione con una pulizia ordinaria di eliminazione di tali esemplari come impone il citato regolamento.
È singolare che la DG propagandi interventi con tecnologie avanzate quali l’impiego di un tomografo ad onde soniche per studiare la stabilità degli alberi monumentali, strumento che analizza le vibrazioni interne del legno, rivelando cavità invisibili mentre trascura criticità e problemi evidenti e da anni segnalati e mai presi in considerazione. Intervenga senza ulteriore indugio nella manutenzione ordinaria e straordinaria del bosco vecchio.
La documentazione fotografica

