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CASERTA. Rsa di via De Falco, 50 famiglie sul lastrico. Ma intanto l’Asl affida a terzi i servizi di pulizia e mensa

23 Marzo 2023 - 18:02

Alla Gesap le pulizie ed alla Ep la mensa per gli ospiti della Residenza sanitaria assistita.

CASERTA L’Asl decide di internalizzare i servizi della Rsa di via De Falco, eppure, dopo aver messo alla porta 50 operatori, affida alla Gesap le pulizia della struttura ed alla Ep i pasti destinati ai pazienti ospitati nella Residenza sanitaria assistita che si occupa di tanti pazienti speciali, con un’età variabile dai 28 ai 50 anni.

Non abbiamo dimenticato il vero e proprio dramma che stanno vivendo quei lavoratori licenziati dopo l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Caserta nei confronti della Filipendo, ovvero della cooperativa aversana di Gennaro Bortone che era succeduta alla Nestore di Pasquale Capriglione, anch’essa colpita dal medesimo provvedimento. Chi ci ha rimesso, però, sono stati solo i lavoratori della Rsa, manutentori, educatori, infermieri, operatori sanitari che hanno curato per anni, con amore e dedizione, i pazienti della struttura.

Ora, al danno si aggiunge anche la beffa dell’affidamento a Gesap e ad Ep di due servizi che prima venivano forniti dai lavoratori di Filipendo e, per giunta, h24, a differenza, invece di Gesap che, ad esempio, è chiamata ad occuparsi della pulizia degli ambienti con orari ridotti. Altrettanto la EP che si occuperà dei pasti e che dovrebbe sostituire la cucina interna, usando il cosiddetto pasto confezionato da aprire e servire senza scelta e senza dispensa.

I lavoratori della Filipendo, invece, hanno sempre preparato i pasti provvedendo non solo ai bisogni giornalieri dei pazienti, ma offrendo alternative e soluzioni per gli ospiti difficili. Ad un loro rifiuto, infatti, visto la mole di psicofarmaci loro prescritti, gli operatori cercavano di proporre altre pietanze, pur di non farli stare digiuni. Come può l’Asl, che dovrebbe tutelare la salute e il diritto di essere assistiti infischiarsene altamente di questi “ragazzi” e di tutte le persone che per anni hanno lavorato nella struttura di via De Falco? Perché non si reintegrano gli operatori della Filipendo che ben conoscono il loro lavoro ed anche i pazienti, dato che la stessa volontà dell’Asl di internalizzare i servizi, visti gli affidamenti a Gesap e ad Ep, pare essere stata accantonata?