CASERTA. Tragicomico: Carlo Marino prima boccia il nuovo dirigente, da noi sgamato, poi lo assume in comando

18 Aprile 2019 - 19:00

CASERTA(g.g.) Qualche mese fa, diciamo un bel pò di mesi fa, vivemmo una giornata non molto felice perchè per la prima volta il nostro mitico concorso pronostici ciccò, nel senso che prevedemmo che il signor Eugenio Piscino, dirigente al comune di Pompei (poi vedremo bene tra le varie D qual è la sua) sarebbe andato sicuramente al vertice dell’ufficio del settore finanze del comune di Caserta.

Successe però che il Piscino fu bocciato, incredibilmente bocciato, al concorso. Senza girarci troppo intorno e uscendo dal cazzeggio del centro scommesse: fu bocciato perchè il comune di Caserta, da noi smascherato, compì una ritirata strategica, ispirando il verdetto negativo della commissione, oppure la commissione, soprattutto il componente proveniente della Prefettura, verificò l’inadeguatezza di questo Piscino, e lo bocciò in maniera trasparente. Chissà.

Lo scopriremo vivendo, cantava il grande Battisti.

Recita testualmente la determina 417 del 28 marzo 2018: “Il punteggio conseguito dal candidato, a seguito del colloquio, non è utile ai fini del superamento della selezione.“, un modo elegante per dire, che ad avviso della commissione, Piscino non era all’altezza, non aveva le competenze (un pò di cazzeggio di nuovo, va’), neppure per sostituire a capo della struttura, Girolamo Santonastaso. Che è tutto dire.

Insomma, l’unico partecipante a quel concorso, sgamato da Casertace, possedeva una preparazione finanche inferiore a quella del facente funzioni.

In questi giorni, si è svolta una riunione, una delle tante, tra il segretario generale e la cosiddetta delegazione trattante che comprende i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali. In quella sede, l’ottimo Roberto Massi da Casapulla, di cui non vorremmo rivangare antichi trascorsi, quelli di cui scrivevamo quando eravamo al timone del Corriere di Caserta e quando molto ci occupavamo del comune al tempo guidato da Nando Bosco, ha annunciato che il signor Eugenio Piscino arriverà al comune di Caserta con il ruolo di dirigente, attraverso lo strumento del comando.

Siccome il comando è un istituto del diritto amministrativo, la cui attuazione presuppone una convergenza di volontà, due attive e una passiva, ciò significa che siamo di fronte a un’azione paranoica, schizzofrenica oppure alla solita braciola alla casertana. Quando si fa un comando, un dipendente del settore pubblico sia accorda con l’ente in cui vuole andare o in cui è desiderato, e attraverso queste due volontà attive, si compulsa la volontà passiva del comune o dell’ente pubblico in cui l’aspirante comandato lavora.

Se il livello di preparazione di Piscino è quello mostrato nel concorso, abbiamo l’impressione che oltre al tappeto rosso, l’amministrazione comunale di Pompei stia organizzando già una messa di ringraziamento al Santuario del Rosario dopo aver ricevuto la grazia di liberarsi di Piscino.

Noi non ricordiamo un concorso con un solo concorrente che viene bocciato. Comunque, diciamo che ciò è avvenuto perchè Piscino non si è mostrato preparato. Lo diciamo perchè questo risulta per la legge, questo risulta dalla determina appena citata che rappresenta fonte erogatrice del diritto. E allora, caro sindaco Marino che fai sempre queste genialate, credendoti forse la reincarnazione multipla di Machiavelli, Mazzarino e Richelieu, come fai a propiziare il trasferimento in comando di un tizio che un anno fa tu, comune di Caserta, hai ritenuto inadeguato, non all’altezza producendo un epocale atto di bocciatura ad epilogo di un concorso con un solo concorrente?

Il problema è che voi amministratori comunali di Caserta ritenete di potervi permettere tutto. E sapete perchè? Perchè tutto sommato, al di la di qualche incidente di percorso, siete sostanzialmente degli impuniti, e godendo in un’impunità che vi ha permetto tranquillamente di doppiare la mezza età, facendovi una posizione non certo irrilevante, pensate, va bè, quel CasertaCe scrive scrive, ma poi a Santa Maria Capua Vetere e anche a Napoli non lo caga nessuno.

Noi ci siamo rassegnati da tempo a questa situazione. Però, statene certi, fino a quando questo giornale esisterà, non vivrete un solo giorno tranquilli, perchè ormai noi siamo in grado, grazie alla lunghissima militanza di analisi delle vostre malefatte amministrative, di leggervi finanche nel pensiero.