CLAMOROSO IN TRIBUNALE. L’ex sindaco Andrea Sagliocco molla i due avvocati Montone e Quarto. Ecco cos’è successo nell’udienza di ieri, a partire dalle cose di quel “simpaticone” di Saverio Griffo
10 Marzo 2022 - 11:24
Sono stati ascoltati il comandante dei vigili urbani e i due architetti Gianfranco Sagliocco e Marino, presunte vittime della concussione operata in concorso dall’allora sindaco, dal dirigente dell’ufficio tecnico e dal faccendiere citato nel nostro titolo
TRENTOLA DUCENTA – (g.g.) Quella di ieri è stata fino ad ora la più lunga delle udienze sulla cosiddetta tangentopoli trentolese, che vede imputati, tra gli altri l’ex sindaco Andrea Sagliocco, dirigenti ed altri esponenti di quella che, al tempo, era la compagine di maggioranza al timone del comune di Trentola Ducenta.
Si tratta di una vicenda, di cui ci siamo occupati sin dagli albori dell’inchiesta e dunque facilmente reperibile nei nostri archivi con la funzione ricerca o nei motori più importanti.
Limitandoci, dunque, alla trattazione della stretta attualità, l’udienza, svoltasi in un’aula del tribunale di Aversa-Napoli nord, è stata lunga, perchè diversi sono stati i testimoni, citati dal pubblico ministero, che hanno deposto in aula, essendo stati chiamati, come impone il processo con rito ordinario, a confermare, a ribadire o eventualmente ad emendare ciò che dichiararono alla pubblica accusa in sede di indagini.
Nel dettaglio hanno deposto il comandante dei vigili urbani ed entrambe le persone offese, l’architetto Marino e l’architetto Gianfranco Sagliocco, costituitesi parte civile e presunte vittime della concussione, operata da Andrea Sagliocco e dal dirigente dell’ufficio tecnico con il contributo del faccendiere Saverio Griffo.
Ma il momento clou dell’udienza si è consumato proprio all’inizio della stessa, quando è stata comunicata la decisione di Andrea Sagliocco di revocare i suoi due avvocati, peraltro, due nomi importanti, visto che Stefano Montone, legale napoletano e da anni difensore di Nicola Cosentino, e l’aversano Alfonso Quarto, sono decisamente nomi non banali dell’avvocatura campana.
Contestualmente, Andrea Sagliocco si è presentato con il suo nuovo legale Roberto Imperatore.
Per quanto riguarda le deposizioni del comandante dei vigili urbani e delle parti offese, il pubblico ministero ha incassato la piena conferma di tutto ciò che queste tre persone avevano dichiarato in fase di indagine, contribuendo a costituire una base solidissima dell’accusa che consentì al pm di ottenere l’emissione di diverse misure di custodia cautelare ai domiciliari per gli indagati, ma soprattutto di ottenere la conferma delle stesse in sede di tribunale del Riesame.
Entrando maggiormente nei particolari, va rimarcato che durante queste testimonianze, è emerso che Andrea Sagliocco si sarebbe recato personalmente dal marito della proprietaria del terreno dove stavano costruendo i due imprenditori Gianfranco Sagliocco e Marino, comunicandole che, nonostante quel cantiere rispettasse tutte le norme urbanistiche, rimaneva il problema dell’identità dell’impresa, cioè rimaneva il problema dei due architetti che andavano cambiati.
Ovviamente Andrea Sagliocco sarà chiamato a difendersi anche rispetto a questa ricostruzione che parrebbe costituire l’elemento fondante dell’accusa di concussione.
Confermato anche il ruolo svolto da Saverio Griffo che avrebbe detto ad uno dei due architetti, cioè alle persone offese, che il parere rilasciato dal noto professore universitario Abbamonte in realtà sarebbe stata completa farina del suo sacco, nel senso che lui e l’Abbamonte erano una cosa sola e che il professore si sarebbe limitato a firmare ciò che Saverio Griffo avrebbe scritto. Qualcuno, che ama l’esercizio della battuta veloce e tranciante, come si usava ai tempi meravigliosi dell’avanspettacolo, soprattutto a Roma, ha esclamato, guadagnandosi un’occhiataccia del collegio giudicante: “Ma chi è, Putin?“.