Comandante dei vigili urbani accusato di stalking e col braccialetto elettronico si ritrova l’auto depredata da ignoti

12 Aprile 2023 - 11:29

Una storia senza fine quella di Pierluigi Casale.

CELLOLE. Diciamo pure che la vita del comandante dei vigili urbani di Cellole non è certo tra le più tranquille. Di solo quattro giorni fa la notizia che Pierluigi Casale, alla guida, appunto, della polizia municipale di Cellole, è indagato dalla procura di Perugia per atti persecutori, danneggiamento seguito da incendio ed accesso abusivo a sistemi informatici. Una vera “ossessione” quella raccontata dai magistrati perugini per la sua ex, anche lei nel corpo dei vigili urbani.

Oggi, invece, al comandante Pierluigi Casale ne è capitata un’altra: la sua vettura personale parcheggiata nella zona balneare di Cellole, è stata da lui stesso ritrovata con il finestrino posteriore sfondato. Qualcuno, infatti, pare abbia razziato tutto quanto contenuto nell’abitacolo, portando con sè oggetti e documenti. Per questo Casale si è visto costretto a presentare denuncia presso le forze dell’ordine. Il comandante, tra le altre cose, è anche costretto ad indossare il braccialetto elettronico, proprio per le accuse mosse dalla sua ex, alla quale Casale avrebbe bruciato anche la vettura.

ATTI PERSECUTORI CONTRO LA SUA EX, LE INDAGINI DELLA PROCURA

Conviventi e entrambi appartenenti alla polizia locale, quando lei si era trasferita in quella di Perugia, Casale aveva avuto – secondo l’accusa – un atteggiamento di “gelosia ossessiva” che generava nella compagna un “fortissimo stato d’ansia”. Legato anche a una incursione nell’abitazione della donna in occasione della quale l’ormai ex convivente – è emerso sempre dall’indagine – si era impossessato di tutte le credenziali, password e pin personali per accedere e monitorare tutti i suoi profili social. Di qui la sua querela in seguito alla quale il gip di Perugia ha disposto il divieto di avvicinamento, misura cautelare alla quale hanno dato esecuzione i carabinieri.
La

donna aveva spiegato agli inquirenti di avere conosciuto Pierluigi Casale nel 2022 e di avere avviato con lui un rapporto di convivenza ed una relazione sentimentale. La “gelosia ossessiva” si era quindi manifestata in seguito al al trasferimento in provincia di Perugia che – è detto sempre in un comunicato della Procura – decideva di interrompere la relazione ma l’uomo, non rassegnato, secondo le indagini continuava a controllarla, anche con offese, minacce scritte o vocali a qualsiasi ora del giorno e della notte per costringerla a riprendere la relazione.
    Atteggiamento in seguito al quale la donna ha invece sporto querela.
    Gli accertamenti hanno anche ricondotto alla presunta responsabilità dell’uomo l’incendio dell’auto della donna, all’inizio del mese scorso, che si propagava anche su due altri veicoli. Secondo i magistrati “l’apice” delle “vessazioni”.