CORONAVIRUS. Morta la nonna del sindaco. Era ricoverata in ospedale a CASERTA

6 Novembre 2020 - 13:12

PIANA DI MONTE VERNA – E’ morta la nonna del sindaco di Piana di Monte Verna Stefano Lombardi. Aveva contratto il coronavirus ed era ricoverata in ospedale a Caserta. Ecco la nota del primo cittadino: “La signora Candida Petrosino, la mia nonna, è spirata questa mattina. Sarebbe già stato abbastanza complicato comunicare una notizia tanto straziante da primo cittadino, lo è ancor di più da persona direttamente ed emotivamente coinvolta. Da nipote, da figlio. Vivere in prima persona un dramma tanto forte è come scrivere una pagina personale di questo dramma collettivo.”

“Vedere un proprio familiare raggiungere il letto di un ospedale, saperlo estremamente sofferente e infine non avere neppure l’opportunità di concedergli un ultimo sguardo e un ultimo saluto è qualcosa che ti gela il sangue nelle vene. E’ accaduto oggi a noi quello che accade in Italia e nel mondo ormai da mesi. Sentire la completa impotenza di fronte ad un mostro subdolo e beffardo. La nonna era anziana, aveva i suoi acciacchi ma conservava un quadro clinico sostanzialmente stabile. Il Covid-19 ha fatto tutto il resto. E’ il segno di questi tempi. E’ capitale umano che vola via. Sono affetti, valori e storie di vita vissuta che ci lasciano senza concederci il privilegio di un ultimo attimo”.

“Pregherò e pregheremo affinché la nonna possa ricevere la gloria dei cieli, e per tutti coloro che soffrono oggi per questa causa. Sono molto addolorato da primo cittadino, da nipote, da figlio e da fratello di questa comunità. Ci tengo a rivolgere un ringraziamento ai medici e al personale sanitario dell’Aorn S. Anna e S. Sebastiano di Caserta per la grande professionalità e l’etica con la quale hanno assistito, fino agli ultimi istanti, la nonna. Così come ci tengo a ringraziare tutte le persone che ci stanno dimostrando affetto e vicinanza in questi giorni complicatissimi. Vi riservo, infine, il solito e continuo invito al rispetto delle regole essenziali e basilari del contenimento del contagio da coronavirus. Oggi più che mai abbiamo il dovere morale di proteggerci e di proteggere le fasce fragili e più a rischio. Quel capitale umano che può lasciarci con più facilità e silenzio, ma che fa un rumore straziante”.