COVID. “Al sud il virus circola, sbagliato riaprire ora”
20 Aprile 2021 - 09:55

REGIONALE – “E’ prematuro riaprire in questa situazione. Non sembra che l’epidemia abbia tolto il piede dall’acceleratore, specie nelle regioni del Sud. Però non vivo in un altro mondo e capisco che bisognava dare un segnale”. Lo afferma Lucia Bisceglia, prossima presidente della Associazione italiana di epidemiologia, in una intervista al Corriere della Sera.
“Il quadro epidemiologico non è così stabile da consentire un allentamento in tempi brevi – rimarca l’epidemiologa -. Non solo. Al Sud si va verso un peggioramento, dal Lazio in giù non sono da prevedere settimane facili“. Precisa infatti che “l’indice di replicazione del virus, l’Rt, era sceso. Ora Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania e Basilicata sono finite sopra l’unità. Significa che i contagi sono in progressione“. “Mi unisco a tutti coloro che confidano in un miglioramento – aggiunge –. E’ un auspicio corale che però non pare sostenuto dai dati. Ci stiamo avvicinando all’ora x in uno scenario tutt’altro che propizio. I posti letto in ospedale in quattordici regioni sono occupati oltre la soglia limite (al 39% anziché al 30% nelle terapie intensive). L’incidenza in generale è scesa ma siamo sempre a 160 casi ogni 100 mila abitanti. Ecco, non stiamo proprio bene…“.
Inoltre “la discesa dei casi non è omogenea. Le differenze sono dovute al sistema delle zone a colori che non hanno favorito un cammino uguale per tutti. Una distribuzione così eterogenea non ha facilitato delle scelte nazionali, che devono valere in ogni parte d’Italia“. Ed ora, aggiunge, “bisognerà essere pronti a cogliere sul nascere segnali di allerta per intervenire e, se necessario, tornare indietro a livello locale“. E avverte: “Noi italiani non abbiano ancora visto gli effetti della vaccinazione sulla mortalità e sui ricoveri ospedalieri. Certamente questi numeri così alti sono il risultato dell’accumulo dei casi positivi nelle settimane scorse“.
Gli inglesi però ce l’hanno fatta… “La