Dall’Afghanistan a piedi fino a Piedimonte Matese. La storia di Rahmat, oggi ingegnere da 110

1 Aprile 2021 - 11:03

PIEDIMONTE MATESE – “Nato sotto una buona stella”.
La storia della sua fuga dall’Afghanistan ferito a morte dai talebani…
Migliaia di chilometri, molti percorsi a piedi di notte, fino ad arrivare a Piedimonte Matese 👣
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Grazie alla famiglia che lo ha accolto e amato come un figlio, grazie agli amici che ha incontrato, grazie alla sua determinazione, Rahmat oggi è anche un Ingegnere.
Anche questa è Pasqua: tra le crepe della vita, rinasce la vita stessa…🌱
Rahmat Rezai trovò accoglienza a Piedimonte Matese nel 2007 dopo una lunga fuga dalla barbarie talebana in Afghanistan. Aveva solo 14 anni ma la sua vita pesava di più: la morte dei genitori; nei suoi occhi distruzione e desolazione; l’obbligo di un lavoro impostogli dalla parentela che lo aveva in custodia; una rocambolesca fuga dalla sua terra d’origine; la solitudine unica compagna di viaggio; la paura del domani…
Afghanistan, Iran, Turchia, Grecia, Bari, Pietravairano, Piedimonte Matese la lunga rotta verso la salvezza.
Ospitato e cresciuto dalla famiglia Civitillo, ha frequentato le scuole medie e il Liceo nella città che lo ha accolto ai piedi del Matese e da pochi giorni ha concluso la sua brillante carriera universitaria laureandosi in Ingegneria
meccanica per la progettazione e Produzione 
alla Federico II con voto 110.