Dentisti sotto il tacco del CLAN dei CASALESI. Chiesti 30mila euro a due medici
1 Dicembre 2022 - 13:22

Non avrebbero mai pagato in denaro, fornendo prestazioni odontoiatriche a titolo gratuito agli esponenti del clan e ai propri familiari
LUSCIANO – Dall’ordinanza che ha condotto agli arresti il nuovo gruppo degli Schiavone-Bidognetti emerge che due medici-imprenditori con studi tra Aversa e Lusciano avevano ricevuto una richiesta di tangente da 30mila euro che è stata contestata ai fratelli Giacomo e Giuseppe D’Aniello. I due dottori non avrebbero mai pagato in denaro, fornendo però dei servizi odontoiatrici gratuiti non solo ai presunti esponenti del clan anche ai familiari degli stessi. A ciascuno dei due venne chiesta una tangente da 15mila euro, per complessivi 30mila euro l’anno. Temendo per la propria incolumità e per quella dei familiari, uno dei due medici ha spiegato ai carabinieri di essere stato costretto a provvedere alle cure mediche gratuite. L’altro dentista ha riferito invece di aver ospitato nel proprio studio di Lusciano Giacomo D’Aniello detto “Mimmo ‘o mister” il quale “aveva