Due psichiatri e una psicologa per l’esame di Francesco, in carcere per aver strangolato a morte la mamma

23 Novembre 2023 - 11:35

CAPODRISE – Il Giudice Alessandra Grammatica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, alla presenza del Sostituto Procuratore Chiara Esposito e degli avvocati Crisileo, stamane ha conferito l’incarico per effettuare la perizia psichiatrica in incidente probatorio per il trentenne di Capodrise, Francesco Plumitallo, detenuto nel reparto psichiatrico del carcere sammaritano e accusato di aver strangolato la madre Patrizia Lombardi Vella, 55 anni, da tutti conosciuta come Rosa.

L’omicidio avvenne nella loro casa a Capodrise il 14 novembre scorso. Due periti di ufficio, lo psichiatra Raffaele Sperandeo, e la psicologa Pasqualina Perna, sono stati nominati dal Gip affiancati dal consulente psichiatra di parte il dottoer Giovanni D’Angelo.

Dovrà essere dovrà valutata sia la capacità di intendere e volere da parte del giovane matricida al momento del fatto, sia la sua capacità di affrontare il processo.

A chiedere la perizia psichiatrica mediante incidente probatorio durante l’udienza di convalida dell’arresto sono stati i difensori di Plumitallo, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo cui seguì il parere favorevole del Pubblico Ministero Giacomo Urbano.

Lo psichiatra Giovanni D’Angelo ha avuto in cura Francesco prima che venisse preso in carico dall’Unità Operativa di Salute Mentale di Marcianise. Il Giudice ha fissato già stamane per il 7 dicembre lo svolgimento dell’incidente probatorio che serve per stabilire il prosieguo del processo e soprattutto se Francesco Plumitallo e’ socialmente pericoloso.

Intanto è stata confermata la custodia cautelare in carcere per il 30enne che si trova ristretto in un reparto ‘speciale’ del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere dove viene controllato a vista dagli agenti, temendo possibili suoi atti di prevedibile autolesionismo.