Fanno migliaia di euro vendendo auto prese a noleggio e fatte sparire: in tre sotto processo
15 Settembre 2025 - 12:40

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Slitta la prima udienza del processo a carico di tre imputati accusati di aver costituito un sistema per appropriarsi di auto noleggiate una Volkswagen e una Lancia, falsificarne i documenti e rivenderle. Il procedimento, che vede alla sbarra Silvio Cardone, Teresa Affinito, di Maddaloni, e Domenico Credendino, di Cardito, per i reati di frode, falsità ideologica e ricettazione, è stato rinviato questa mattina dal giudice Raffaele Ferraro del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
L’udienza è slittata dopo che pubblico ministero, il sostituto procuratore Gerardina Cozzolino, ha segnalato l’assenza dei testimoni da escutere nella giornata odierna. Il giudice Ferraro ha quindi disposto un rinvio. Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Mauro e Bruno Moscatiello.
Le accuse nei confronti del trio sono state formalizzate al termine di un’indagine dei Carabinieri di Maddaloni. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Cardone noleggiò due autovetture da una società senza mai restituirle e smettendo di pagare le rate. Per una delle due auto, una Lancia Y, avrebbe poi falsificato, insieme all’agenzia di pratiche auto dell’Affinito, i documenti di proprietà per rivenderla a Credendino per 7.000 euro. Quest’ultimo, pur presentatosi come vittima, è a sua volta accusato del reato di “errore determinato dall’altrui inganno” per aver successivamente ceduto formalmente il veicolo per occultarne la provenienza illecita.