Giovanni Zannini e Alfredo Campoli quasi soci: nel mirino l’apertura di un McDonald’s sul Litorale. I suggerimenti del consigliere regionale per l’uso di un prestanome

30 Dicembre 2024 - 10:15

Zannini sarebbe venuto a sapere dal rappresentante di zona della multinazionale americana, che c’era l’interesse della società a realizzare un punto proprio a Mondragone così si sarebbe attivato con Campoli, affinché quest’ultimo acquistasse un terreno da destinare poi all’apertura del McDonald’s ma …

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MONDRAGONE – Non solo grandi amici e compari di nozze, ma stando all’attività investigativa condotta dei carabinieri di Aversa, il consigliere regionale Giovanni Zannini e l’imprenditore Alfredo Campoli erano anche sul punto di diventare soci in affari. Ciò, almeno per quanto riguarda l’ spetto formale ufficiale. Perchè, probabilmente e questo lo aggiungiamo noi di CasertaCe, soci in affari i due lo sono da tempo, visto che il loro rapporto affonda le sue radici in un passato neppure recentissimo. Un connubio cementato dalla scelta di Alfredo Campoli oppure di Giovanni Zannini (questa cosa non l’abbiamo mai approfondita nel dettaglio, ma solo perchè, tutto sommato, non è importante farlo) di scegliersi l’uno o l’altro come testimoni delle proprie nozze. Mondragone, al riguardo ha sempre dato per scontata una relazione che va nettamente al di là del fatto amicale, tra i due. Il che non significa necessariamente che ci sia qualcosa di sbagliato, di illegale, ma significa questo e basta: una relazione tra due persone, le cui vite e le cui modalità espressive sono evidenti e su cui ognuno può trarre le proprie conseguenze

I militari hanno tracciato un tentativo di business che i due avrebbero voluto condurre insieme, ossia l’apertura di un McDonald’s sul litorale domizio. E’ quanto emerso dall’attività intercettiva condotta dagli investigatori: Zannini sarebbe venuto a sapere dal rappresentante di zona della multinazionale americana, che c’era l’interesse della società a realizzare un punto proprio a Mondragone così si sarebbe attivato con Campoli, affinché quest’ultimo acquistasse un terreno da destinare poi all’apertura del McDonald’s.

Il consigliere regionale avrebbe suggerito a Campoli di intestare il terreno a terzi evitando così che l’operazione fosse direttamente riconducibile a lui e invitandolo, in una conversazione intercettata dai militari, nel giugno 2023, alla discrezione. All’acquisto dei terreni la società di fast-food fece decadere il proprio interesse probabilmente proprio perchè si accorse del repentino cambio di intestazione degli immobili dove sarebbe dovuta sorgere la struttura.