Giuseppe ucciso di botte a 7 anni. La Cassazione conferma l’ergastolo per il patrigno, annullato per la madre

20 Ottobre 2023 - 10:16

L’uomo era finito a processo e condannato anche per il tentato omicidio della sorella maggiore di Giuseppe, vittima, secondo le accuse, anche lei come il fratello, di continue violenze

CARDITO – La corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo inflitto a Tony Essobti Badre, il patrigno di Giuseppe Dorice, 7 anni, ucciso a bastonate in un appartamento di Cardito, di Napoli, il 27 gennaio 2019.

L’uomo era finito a processo e condannato anche per il tentato omicidio della sorella maggiore di Giuseppe, vittima, secondo le accuse, anche lei come il fratello, di continue violenze

Il bambino venne colpito violentemente con pugni, schiaffi, perfino con un bastone. Le gravissime ferite riportate alla testa lo portarono prima al coma e poi al decesso. Dall’autopsia, il medico legale stabilì che le ferite erano così gravi che il piccolo non sarebbe sopravvissuto nemmeno in caso di soccorsi immediati. Anche la sorellina, di pochi anni più grande di Giuseppe, venne percossa brutalmente, ma i medici riuscirono a salvarla dopo un lungo ricovero.

La Suprema Corte ha, invece, annullato l’ergastolo per la madre del piccolo, Valentina Casa, e ha disposto il processo di secondo grado davanti a un’altra sezione della corte di assise di appello di Napoli. La donna era stata ritenuta colpevole di gravi omissioni e per questo condannata a sei anni in primo grado e all’ergastolo in secondo grado per “non

aver impedito le violenze né su Giuseppe né sulla sorellina, attardandosi anche a lanciare l’allarme e ad allertare i soccorsi”.