Il tesoro di Giuseppe Setola tra parenti e imprenditori. Il PM: “Prescrizione per tutti”

13 Novembre 2019 - 16:49

CASAL DI PRINCIPE (Tina Palomba) – E’ da poco finita la requisitoria del pm della Dda di Napoli Alessandro D’Alessio, nel processo per di intestazione fittizia di beni, aggravata dal metodo mafioso, a carico di Giuseppe Setola, del fratello Pasquale, la sorella Immacolata. Alla sbarra anche Massimiliano, Francesco e Cipriano Pagano, titolari della General Impianti,  Lucia Caterino,  Mario, Emilio,  Giovanna,  Lucia e Fortunata Baldascino. Il pubblico ministero, durante il processo al tribunale a Santa Maria Capua Vetere, ha escluso la possibilità che ci possa essere l’aggravante del metodo mafioso, il temuto “articolo 7”, arrivando anche a chiedere la prescrizione per gli imputati al termine della sua richiesta. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Paolo Di Furia, Luigi Iannettone, Paolo Caterino, Alessandro Diana, Mirella Baldascino. La sentenza è prevista per dicembre.

Secondo la tesi della Dda, la sorella di Setola, insieme al marito Mario Baldascino, avrebbero acquistato beni per un valore superiore rispetto al loro reddito familiare estremamente inferiore rispetto alla possibilità d’acquisto, visto il valore di tali beni. Per quanto riguarda la General Impianti, invece, sempre per l’accusa, sarebbe stata concessa fittiziamente ai Pagano da Pasquale Setola.