IL VIDEO. Riecco “fratacchione” con le sue cazzate. Ecco perché è folle il lockdown minacciato da De Luca frutto del confronto cervellotico tra nuovi positivi e guariti

9 Ottobre 2020 - 21:25

L’unica relazione che ha senso, è quella riguardante i nuovi ospedalizzati quotidiani e i guariti. Vi spieghiamo facilmente il perché

REGIONALE (g.g.) – A Caserta no, non abbiamo resistito: si era annunciato nell’ultimo articolo che abbiamo dedicato alla grave recrudescenza dei casi di Covid in Campania, di occuparci del Governatore De Luca a partire da domani. Ma, ascoltando ciò che ha detto nel video di oggi, onestamente non si può attendere fino a domani, dunque il Governatore se n’è uscito con questa strana teoria: se ci sarà uno scostamento molto ampio tra il numero dei nuovi positivi è quello dei guariti, allora non ci sarà altra soluzione se non quella di tornare a un lockdown integrale, cioè alla chiusura di tutte le attività commerciali pubbliche e all’obbligo di non uscire dalle proprie case.

Inutile dire che si tratta di un annuncio molto serio e molto grave, in grado di compromettere ulteriormente una situazione economica già molto difficile. È probabile che De Luca l’abbia detto per smargiasseria o per creare un timore nei cittadini in modo da indurli a comportamenti più guardinghi.  Fatto sta che noi non siamo all’asilo infantile e dunque ognuno, specialmente il governatore della Campania, deve essere deve assumersi la responsabilità di ciò che afferma. Perché, è una stronzata affermare una cosa del genere: l’assimilazione dei dati dei nuovi positivi a quello dei guariti è del tutto impropria, sbagliata, inutile. Questo per un motivo molto semplice: la seconda ondata del virus si è sviluppata sin dall’inizio, cioè sin da agosto, in maniera diversa con modalità molto meno aggressiva. Dicono i virologi che la carica virale del covid-19 è stata inferiore a quella registrata nella scorsa primavera.

Tu, de Luca, hai assunto come punto di riferimento il dato di oggi cioè i 700 e passa nuovi positivi. Ma nel momento in cui, utilizzi addirittura, ritenendo che vada estesa a tutta Italia questa stronzata in modo da amplificarla maggiormente,  il valore dei guariti, questo numero grezzo, non potrà essere associare questo al numero grezzo dei nuovi positivi. Perché, è ormai evidente che ogni giorno, in questa fase si registra una percentuale altissima, spesso  superiore al 90% , di asintomatici o di persone con piccolissimi sintomi. Persone le quali non hanno bisogno di ricovero ospedaliero. Solo una piccolissima porzione di nuovi positivi vengono dunque ricoverati in ospedale e ancora meno sono quelli, che finiscono in terapia intensiva. Tutto ciò va integrato con un un numero di decessi esponenzialmente inferiore a quello della scorsa primavera.

Per cui questa relazione aritmetica ha senso solo se il confronto riguarda il numero dei guariti con quello dei nuovi ospedalizzati aldilà del fatto che vengano inseriti nei reparti ordinari covid oppure in terapia intensiva. Inserire nel discorso tutti i nuovi positivi, quindi anche quel 90%  che va in quarantena a casa è un’autentica follia. Un nuovo lockdown infatti può avere senso rispetto all’obiettivo di non caricare pesantemente e pericolosamente il sistema ospedaliero regionale, già provato da tutti questi mesi di emergenza.

Ecco perché il confronto, il rapporto tra grandezze numeriche, deve attuarsi tra il numero degli ospedalizzati, sia quelli che vanno nei reparti ordinari covid, sia quelli ricoverati nelle terapie intensive, e il numero dei guariti.

Questo avrebbe senso, ripetiamo, per tenere  sotto controllo la cifra di carico nelle strutture sanitarie campane. Collegare invece l’intera popolazione dei nuovi positivi, di cui 90%, ripetiamo, è asintomatica o con sintomi piccolissimi, non tali da giustificare il ricovero, significa solamente esibirsi nella solita esposizione roboante, retorica, che ha senso solamente se fa parte della categoria degli show televisivi e non del novero delle serie parole che un governante responsabile e autenticamente attento alle sorti dei suoi governati, deve pronunciare in situazioni come queste.