In galera per aver picchiato e minacciato un ingegnere. Tornano liberi Michele e Vincenzo Rivetti
28 Dicembre 2018 - 18:18
SAN FELICE A CANCELLO – Erano stati arrestati lo scorso ottobre per la vicenda della casa finita all’asta, ma il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per Michele e Vincenzo Rivetti e la misura degli arresti domiciliari è stata commutata in quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Riottenuta la libertà l’attesa si sposta ora tutta sul processo: la difesa dei Rivetti ha infatti chiesto il giudizio con rito abbreviato e l’udienza preliminare è stata già fissata per il mese di marzo. Sono accusati, a vario titolo, di rapina aggravata, lesioni personali ed estorsione aggravata, commessi in data 28 aprile 2018 ai danni di un 55enne ingegnere di Maddaloni.
I Rivetti, secondo la Procura, con la complicità di un terzo soggetto, hanno tentato di costringere il professionista, picchiandolo e minacciandolo di morte, a sospendere la procedura esecutiva azionata nei confronti di Rivetti Vincenzo riguardante la propria abitazione che l’ingegnere aveva acquistato all’asta. Nel corso dell’aggressione il 55enne fu rapinato anche del cellulare.