Ipotizzato il reato di TORTURA. CLAMOROSO: 44 agenti di polizia penitenziaria di S.MARIA C.V. indagati per il presunto pestaggio dei detenuti del 6 aprile

11 Giugno 2020 - 11:48

SANTA MARIA CAPUA VETERE – La procura di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati 44 agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere samaritano in una inchiesta avviata dopo presunte violenze all’interno dell’istituto di pena durante le rivolte nel periodo del Covid 19.

Questa mattina davanti al carcere ci sono momenti di tensione tra i carabinieri e la penitenziaria. E’ il primo esito dell’inchiesta partita all’indomani degli articoli pubblicati da CasertaCe anche sulla scorta della denuncia presentata sul suoi profilo facebook dal garante delle carceri napoletane Pietro Ioia.

Sull’azione della magistratura è già polemica, dato che alcuni agenti di polizia penitenziaria a cui evidentemente i militari su mandato dei magistrati dovevano notificare atti di comparizione o addirittura procedere al sequestro di cellulari, parlano di metodi molto sbrigativi, ‘senza rispetto per il ruolo’. Per il momento noi non commentiamo perchè vogliamo approfondire maggiormente come siano andate le cose stamattina. Riproponiamo però oggi la foto che a suo tempo pubblicammo, associandoci all’omologa iniziativa del citato garante delle carceri nella quale si vede la schiena di un detenuto, uscito dal carcere proprio in quei giorni attraversata da una ferita non ancora cicatrizzata.

Beninteso, quella foto non dimostra nulla, ma il fatto che l’abbia pubblicata un garante per le carceri, nominato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ha rappresentato per noi un elemento in grado di considerare come esistente la pubblicabilità di quell’immagine.

I fatti specifici si sarebbero verificati il giorno 6 aprile, al culmine di una protesta dei detenuti che si lamentavano per quelle che ritenevano le misure non adottate a tutela della loro salute durante il periodo più duro del coronavirus.

Tra le ipotesi di reato ci sarebbe anche quella di tortura. A dimostrazione della delicatezza della vicenda, va registrata, stamattina, la presenza all’interno della struttura penitenziaria di Santa Maria, dei vertici della Procura della repubblica di Santa Maria.

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