La Campania in zona rossa. Scattano le proteste in piazza Plebiscito a Napoli
13 Novembre 2020 - 19:06
Il sindaco de Magistris ora invoca “ristori economici immediati”
REGIONALE – Il sindaco de Magistris ora invoca “ristori economici immediati”. E a Napoli tornano le proteste di piazza. L’ordinanza del ministro Speranza che vara la stretta per la Campania, dopo giorni di incertezza, di fatto cancella l’annunciata ordinanza del sindaco del capoluogo campano che infatti la revoca. . E non appena diffusa la notizia delle imminenti restrizioni, la piazza ha risposto. Proteste da parte dei mercatali che chiedono aiuti economici e anche dei movimenti di disoccupati che gridano ”alla patrimoniale per garantire gli ammortizzatori sociali”. Il sindaco de Magistris aveva annunciato un suo provvedimento per provare a contenere la diffusione del virus in citta’ nella tarda serata di martedi’. Il provvedimento era atteso per oggi pomeriggio.
Rispetto alle misure contenute nell’ordinanza, il sindaco aveva affermato che non intendeva chiudere ”singole strade perche’ in zona gialla le persone possono legittimamente camminare non essendo vietato uscire” e anche perche’ ”chiudere una strada avrebbe portato le persone a riversarsi in altri luoghi della citta”’. Nelle cinque pagine di ordinanza, discussa precedentemente anche con il prefetto, si faceva riferimento a un elenco di circa 80 tra strade e piazze su cui – ha spiegato de Magistris – ”eventualmente intervenire solo in casi di forti e potenziali assembramenti e si auspicava un maggior controllo del territorio, controllo che mi auguro ci sia anche adesso nonostante andiamo in zona rossa”.
A sollecitare un provvedimento di chiusura di alcuni spazi cittadini era stato la scorsa settimana il presidente della Regione, Vincenzo de Luca, che proprio in vista del weekend aveva invitato i sindaci ad applicare misure restrittive che chiudessero i lungomare e i centri storici per evitare assembramenti. Invito a cui de Magistris aveva risposto ‘picche’ non emettendo alcuna restrizione. E infatti lo scorso weekend il lungomare Caracciolo, cosi’ come tantissimi altri luoghi della citta’, erano stati presi d’assalto dai napoletani che, complice la temperatura primaverile, si erano riversati in strada.
Immagini che hanno fatto il giro d’Italia e che hanno riacceso lo scontro tra de Luca e de Magistris. Sindaco e governatore comunque erano concordi sul chiedere al Governo nelle ultime settimane di prevedere per la Campania misure piu’ restrittive per provare ad alleggerire la pressione sul sistema sanitario. Richiesta che oggi e’ stata accolta e che comportera’ per i campani il dover fare i conti con le restrizioni imposte per le zone considerate ad alto rischio. E proprio in virtu’ delle nuove prescrizioni – che comportano, tra le altre cose, la chiusura di bar, ristoranti e negozi- il sindaco de Magistris chiede ”fortemente al Governo, cosi’ come ho gia’ chiesto al presidente del Consiglio in una lettera indirizzata qualche giorno fa, ristori economici immediati perche’ la citta’ non puo’ pagare sulla propria pelle una zona rossa che, se ci fosse stato sul piano sanitario un lavoro diverso nei mesi successivi al lockdown, poteva essere evitata”.