La Domenica di don Galeone: “Lo Spirito Santo non è il tappabuchi delle nostre miserie, non è il “deus ex machina” delle nostre impotenze; è la contestazione in radice della nostra libidine di potere, anche spirituale. Lo Spirito è l’antipotere…”
28 Maggio 2023 - 08:39
Domenica di Pentecoste (A)✶Solennità, 28 maggio 2023
Parliamo dello Spirito, meglio, allo Spirito
Lo Spirito viene come un uragano e abbatte tutte le barriere. Lo Spirito fece cadere il tempio, la legge, e aprì la salvezza a tutti. Ma noi abbiamo nuovamente eretto i templi, le leggi, le sinagoghe, e lo Spirito deve di nuovo soffiare per restituirci l’ansia dell’universale salvezza, non quella astratta dei filosofi illuministi, ma quella concreta, che passa attraverso la partecipazione generosa e sofferta alla condizione umana. Altrimenti, anche l’universalità del Vangelo diventa un pretesto presuntuoso. Lo Spirito Santo non è il tappabuchi delle nostre miserie, non è il “deus ex machina” delle nostre impotenze; è la contestazione in radice della nostra libidine di potere, anche spirituale. Lo Spirito è l’antipotere, passa attraverso la croce del Signore: la croce va messa nella coscienza più che sugli scudi! È lo Spirito che ci ha donato il Crocifisso. Non dobbiamo allora legare lo Spirito a un partito politico, ad una cultura egemone, ad un gruppo di potere. Lo Spirito passa dall’altra parte, fuori dalle mura delle nostre teologie, può non entrare nelle nostre chiese, parla anche con la bocca dei lontani, suscita profeti che non hanno la nostra lingua o la nostra pelle o le nostre credenziali, che anzi puntano il dito contro di noi, diventati ormai gli archivisti dello Spirito. Pentecoste: una felice occasione per riflettere sullo Spirito, invisibile e necessario: “Senza lo Spirito, Dio è lontano, Gesù resta nel passato, il Vangelo una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un arcaismo, l’agire morale un agire da schiavi” (Atenagora). Buona vita!