LA LETTERA. Angelo Di Costanzo sulla Porsche e i debiti di gioco: “Calunniato da Di Nardi”
21 Settembre 2019 - 10:39
ALVIGNANO – Non sappiamo con chi Angelo Di Costanzo ce l’abbia quando scrive di articoli fatti da chi non era presente in aula. Sicuramente, non con noi che in aula eravamo presenti e lo saremo in ogni udienza.
Qui sotto il testo della lettera dell’ex Presidente della Provincia:
“Ho letto con interesse gli articoli scritti sull’intervento di Di Nardi al processo, peccato che chi ha scritto non ha partecipato all’udienza e non ha potuto apprendere la realtà delle cose. La verità è che finalmente si è smascherato da solo Alberto Di Nardi, affermando due cose che ritengo gravi: la prima è di non essere a conoscenza di nessun elemento direttamente, ma di avere accusato amministratori e tecnici sui pettegolezzi appresi da altri. La seconda, ben più grave, è di aver dichiarato l’illegittimità di atti senza neppure averli letti. Non temo minimamente affermazioni basate sul pettegolezzo. Di Nardi non avendo di cosa accusarmi, ha dirottato sull’acquisto della mia macchina. In proposito voglio precisare di aver già chiarito il tutto in sede di indagini, ma comunque ho consegnato gli atti al mio avvocato, Francesca Mastracchio, che li depositerà al tribunale nelle prossime udienze. È importante che tutti comprendano che Di Nardi ha raccontato cose non vere sul mio conto, senza neppure assumersi la responsabilità di quello che ha detto ed accusando altri di averglielo riferito. Confido pienamente nella magistratura e sono certo che presto tutto questo finirà. Sarà allora che tutti i nodi verranno al pettine e tutti si prenderanno la responsabilità di quello che hanno detto”.
QUI SOTTO LA COPIA DEL DOCUMENTO DELLA PORSCHE ESIBITO DA DI COSTANZO