La morte di Giovanni Sasso: le ultime parole e la causa del decesso. Il cordoglio del sindaco

19 Giugno 2023 - 10:32

Morto in un letto del reparto di rianimazione della Clinica Pineta Grande

CELLOLE – E’ durata 8 giorni l’agonia di Giovanni Sasso, 48 anni, l’imprenditore di Cellole deceduto in un letto del reparto di rianimazione della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove era stato ricoverato, lo scorso 9 giugno, a seguito di una lite con un 17enne. Otto giorni tra la vita e la morte, ma alla fine non ce l’ha fatta. La vittima aveva rimproverato il giovane perché stava gettando a terra dei gusci di arachidi proprio davanti alla sua concessionaria d’auto. Sceso in strada, tra i due ci sarebbe stato un contatto fisico durante il quale il 48enne è caduto a terra battuto violentemente la testa: sarebbe risultata fatale la frattura alla base del cranio, che lo ha portato prima in coma e poi alla morte.

LA DINAMICA

Venerdì, 9 giugno, il minorenne uscito, sembrerebbe in compagnia di uno zio, da un negozio delle zona mangiando arachidi e gettando i gusci per terra davanti alla concessionaria d’auto di Sasso, che vista la scena ha rimproverato il ragazzo. “Smettila di gettare gusci a terra”, gli avrebbe intimato provocando la reazione del giovane. Dalle parole si è passati alle mani. I due avrebbero cominciato a spintonarsi, finché l’imprenditore è caduto a terra battendo la testa. Le sue condizioni erano apparse da subito gravi.

LE
INDAGINI

Sulla vicenda era stata aperta un’indagine per lesioni gravissime dalla procura di Santa Maria Capua Vetere. Una volta accertato che il protagonista della lite era un minorenne, la competenza è passata alla procura dei minori di Napoli. Ora, con la morte di Sasso il capo d’imputazione potrebbe passare a omicidio preterintenzionale. La lite è stata ricostruita dai carabinieri attraverso testimonianze: in zona non c’erano telecamere di videosorveglianza.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO

Il primo cittadino di Cellole,  Guido Di Leone, ha espresso cordoglio per la morte di Giovanni Sasso con un post in Facebook: “È un giorno triste per Cellole, non doveva andare così. Giovanni era un ragazzo pieno di vita, con tanta voglia di vivere e realizzare. L’intera comunità ha pregato per lui. Ogni parola è superflua davanti a una tragedia del genere. Meglio meditare in silenzio, nel dolore e nel rispetto. Mi stringo al dolore delle famiglie, è difficile da comprendere, è impossibile da accettare. Fai buon viaggio Giovà, ci mancherai”.