L’avvocato fa scadere i termini ed il Comune viene condannato al pagamento di 30mila euro, interpellanza consiliare dell’opposizione

5 Maggio 2022 - 16:42

IN CALCE LA SENTENZA E L’INTERPELLANZA Lo scorso 22 aprile abbiamo pubblicato la sentenza del tribunale di Aversa-Napoli Nord che bocciava l’opposizione proposta dal sindaco contro il decreto ingiuntivo. Protocollato il provvedimento a firma dei consiglieri Lettera, Boerio, Pezzella, Pezone e Della Rossa

 

 

 

SANT’ARPINO Hanno letto sul nostro giornale la sentenza emessa dal giudice Luigi D’Angiolella del tribunale di Aversa-Napoli Nord, seconda sezione civile, con la quale il Comune di Sant’Arpino veniva condannato a pagare poco più di 30mila euro (25mila euro alla cooperativa sociale Raggio di Sole, a cui si dovranno aggiungere 6659 euro di spese legali da versare sempre alla Coop Raggio di Sole) a causa dell’avvocato Adele Teresa Caterino “per colpa della quale”, visto che la professionista non ha rispettato i termini stabiliti dal giudice, l’ente ha perduto il ricorso.

La vicenda, dicevamo, l’abbiamo raccontata qualche settimana fa (il 22 aprile, clikka qui per leggere l’articolo)

ed ora cinque consiglieri comunali di Sant’Arpino hanno protocollato un’interpellanza indirizzata al sindaco Ernesto Di Mattia, al presidente del consiglio comunale, all’assessore al ramo, al segretario generale ed al responsabile dell’Ufficio legale e contenzioso.

Salvatore Lettera, Iolanda Boerio, Anna Pezzella, Francesco Pezone e Nicola Della Rossa dei gruppi consiliari “Progetto per Sant’Arpino” e “Insieme con Di Santo” si chiedono, come noi facemmo nell’articolo del 22 aprile “considerato che il legale incaricato dall’ente ben conosceva i termini previsti dalla legge in tema di opposizione al decreto ingiuntivo; allo stato risultano del tutto sconosciute le ragioni che hanno spinto l’avvocato Caterino a presentare l’opposizione fuori dai termini previsti dalla legge; dalla determina settoriale n.42/2021 si evince che a carico dell’ente Comune di Sant’Arpino vi è il pagamento del compenso pari a 1500 euro (oltre oneri di legge e spese) da versare in favore dell’avvocato Caterino”. I cinque consiglieri di minoranza chiedono, quindi, quali siano gli accertamenti compiuti sulla vicenda, quali siano le azioni dell’ufficio competente a tutela del Comune; che venga acquisito il parere, nel merito, da parte del segretario generale anche nella sua qualità di responsabile anticorruzione.

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