LE FOTO CHE PARLANO DA SOLE AVERSA. Fuori dal cimitero, le porte dell’inferno. Sporcizia, topi, blatte e ora, con rispetto parlando, anche le puttane
2 Agosto 2018 - 20:24
AVERSA (l.d.a.) – Prostituzione zona cimitero. Dossi, buche, erba incolta, zanzare, topi e blatte. E ancora, parcheggi selvaggi, parcheggiatori abusivi in pantaloncini e a dorso nudo fuori la casa del Signore che pretendono anche con arroganza e aggressività soldi per il parcheggio. Bidoni stracolmi di rifiuti, erba alta lungo i viali e tra le lapidi che rendono impossibile distinguere un defunto dall’altro. C’è anche chi in questi giorni lamenta un giro di prostituzione in zona cimitero. Ci sono giunte diverse segnalazioni circa il disagio di alcuni residenti della zona e di parenti che vanno a trovare i propri cari estinti :”Sono diversi giorni, ormai, che persiste una condizione di pubblico disagio. Le prostituzione si è spostata al cimitero, come a dire: “Nemmeno i morti lasciamo in pace”. Prostitute che stazionano fisse all’ingresso del cimitero, parcheggiatori abusivi che minacciano gli automobilisti che parcheggiano nello spazio antistante il cimitero, servizi igienici da colera, erbacce alte oltre un metro, zanzare e topi che ti assalgono in qualsiasi ora, impianto di illuminazione inesistente ed il sindaco De Cristoforo cosa pensa di fare? Dare un bici ad un vigile urbano incaricato di verbalizzare tutte le auto sprovviste di contrassegno disabili che il mercoledì e venerdì sono autorizzate ad entrare nel cimitero, penalizzando le tante persone ed anziani con vari problemi fisici che vorrebbero andare a pregare i loro cari. All’esterno inoltre, vi sono due presunte meretrici, una bionda ed una bruna, come mostrano le foto, che attendono i clienti lungo le siepi esterne del campo santo, qualcuno dice che poi consumano in auto, altri sostengono che avrebbero rapporti all’interno dei bagni del cimitero, tutto questo avviene non di notte ma dalla mattina presto sino al tardo pomeriggio. E le istituzioni cosa fanno? Ovviamente quello che hanno sempre fatto, stanno a guardare. Non è detto che queste povere donne non debbano esercitare il proprio mestiere, ma che almeno lo facciano altrove, lontano dai defunti. La gente è indignata. La situazione è drammatica e non si sa quando se ne verrà a capo. E mentre da una parte si parla di ampliamento e lavori, dall’altra si trascurano i servizi necessari per l’utenza della struttura cimiteriale.