LE FOTO. S.MARIA C.V. Accuse anonime di alcuni dipendenti alla DHI. L’azienda: “Tutto falso, ecco le prove della mascherine, dei termometri e del resto”

14 Aprile 2020 - 16:02

Abbiamo deciso lo stesso di pubblicare la lettera, anche se indebolita dall’anonimato, perché è giusto che Dhi spieghi come si è mossa per la sicurezza dei dipendenti ai tempi del coronavirus

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Buongiorno. Siamo un gruppo di operatori ecologici esasperati dalla situazione che vi sto per raccontare. Lavoriamo nel cantiere di Santa Maria Capua Vetere con la Dhi di Pastorano. Stiamo lavorando in condizioni precarie. La ditta ci ha fornito un mese fa mascherine non idonee, poi niente più. Non lo sa che sono monouso, fatte di pezza dove passa pure la polvere, figuriamoci il virus. Le tute monouso all’inizio venivano consegnate, adesso sono 15 giorni che non ci vengono consegnate perché ci hanno detto i responsabili “quanti soldi deve spendere la ditta e mica può darle a tutti?”.

Amuchina e detergenti sono stati presenti solo il primo giorno che sono stai recapitati. Sono scomparsi, sicuramente se le sono portati a casa o li tengono chiusi. Neanche i guanti monouso ci danno più la mattina. Vi mando le foto degli spogliatoi e dei bagni per farvi vedere in che condizioni sono. Con i bar chiusi dobbiamo fare la pipi agli angoli dei muri del cantiere perché, come può vedere dalle foto, i locali sono sporchi e pieni di spazzatura. Stiamo lavorando con gli automezzi rotti, che perdono il percolato e sono soprattutto sporchi perché non vengono sanificati come previsto dalla legge: dopo ogni servizio non è stata fatta nessuna disinfestazione. Fanno schifo. Dobbiamo andare a spazzare con le nostre auto, dovendo mettere la scopa dentro la macchina, sporca e magari con il rischio di contagio da coronavirus, visto i tanti casi a Santa Maria Capua Vetere. Complici di questa situazione sono i responsabili del cantiere, rispetto ai quali non possiamo lamentarci perché altrimenti veniamo derisi o duramente ripresi, costringendoci a lavorare in condizioni precarie e penose. Chi ci dovrebbe difendere o far valere i nostri diritti dovrebbe essere il sindacato, ma è come se non ci fosse. A partire dalla Cisl, che ha un delegato molto più concentrato a perseguire i suoi obiettivi professionali che a difendere i lavoratori. A dimostrazione di ciò che stiamo affermando, vogliamo sottolineare che il delegato Cisl, da qualche tempo per svolge la funzione di Responsabile la mattina.

L’altro elemento che frena la difesa dei lavoratori da parte di chi ne sarebbe deputato, è l’assunzione di alcuni diretti congiunti di sindacalisti che naturalmente non possono avere le giuste motivazioni per essere controparte dell’azienda. Non ci piace neppure l’atteggiamento del terzo responsabile, Guerriero di Marcianise. Anche in questo caso si registra uno schiacciamento quasi totale del Guerriero sulle posizione del Responsabile Capitelli

E tutto questo ricade su di noi che stiamo lavorando non in regime di sicurezza. Prima stavano altri responsabili che facevano rispettare i diritti ma anche i doveri e stavamo bene, ma non sappiamo perché la ditta li ha tolti. Non sappiamo se la Fhi conosca in maniera dettagliata il modo con cui non veniamo trattati sul cantiere. Non sappiamo se la Dhi sa che se uno di noi protesta, rivendicando cose giuste, viene punito, subendo anche qualche dispetto. Guardate a che siamo arrivati.

LA REPLICA DELL’AZIENDA

In merito alle accuse fatte dai dipendenti del Cantiere di Santa Maria Capua Vetere che sono rimasti anonimi, siamo qui a formulare le seguenti contro deduzioni: partiamo dalla mancata consegna delle mascherine. Da quando è iniziata l’emergenza Covid-19, abbiamo consegnato all’intero cantiere 4 forniture di mascherine ad uso dei dipendenti. Di seguito alleghiamo foto. Nonostante la conosciuta difficoltà a reperire mascherine certificate, siamo riusciti ad acquistare in Germania le ormai conosciute FFP2 e a consegnarle a TUTTI i Dipendenti di TUTTI I CANTIERI e maschera pieno facciale. Inoltre, dall’inizio dell’emergenza abbiamo consegnato 2 latte da 7 litri di disinfettante per le mani. E ancora, un termometro certificato per misurare la temperatura corporea, guanti e tute. Oltre alle foto, qualora ci fosse la necessità, siamo pronti ad esibire le ricevute firmate dai dipendenti per consegna guanti e tute. Proprio in considerazione della particolarissima vicenda che si sta vivendo, abbiamo dato ordine alla ferramenta da cui ci riforniamo abitualmente di distribuire direttamente, allo scopo di velocizzare il più possibile i tempi, direttamente ai cantieri, senza la nostra supervisione che di solito facciamo per controllare la merce acquistata. In aggiunta a questa nostra replica, allego le copie che attestano la realizzazione delle attività di sanificazione con prodotti specifici e i lavori di pulizia del cantiere realizzati da un’impresa specializzata.

 

LE FOTO