Le prime mazzette da 46mila euro per difendere i cinesi di Huawei. La segretaria di Martusciello irreperibile per 5 giorni fino al B&B di S. MARIA C.V. Con chi ha parlato? Cosa ha chiesto?

21 Marzo 2025 - 11:58

Alcuni punti che non tornano o tornano fin troppo bene nel comportamento di Luciana Simeone. La polizia aveva bussato alla sua porta di casa di Ercolano fin dalla fine della scorsa settimana

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SANTA MARIA C APUA VETERE – (g.g.) Dopo un po’ di confusione è emersa una verità ufficiale, almeno per quel che riguarda il Comune in cui gli uomini della Questura di Caserta hanno eseguito l’arresto di Luciana Simeone, registrata all’anagrafe come Lucia Simeone, 47 anni, segretaria che risulta come membro dello staff al Parlamento Europeo, di Fulvio Martusciello, capo delegazione dei deputati europei di nazionalità italiana eletti nelle liste di Forza Italia, detenuta nel carcere di Secondigliano in attesa di interrogatorio, previsto per sabato

Non in un albergo di Marcianise come si era detto in un primo momento bensì in un B&B di Santa Maria Capua Vetere. In un primo momento si era pensato ad una scelta legata ad un incontro privato ma in realtà, con l’evoluzione della notizia ricordiamo data in esclusiva da CasertaCe ieri mattina, si è capito che la Simeone aveva scelto di rendersi irreperibile. Di qui la volontà di non stare nella sua casa di famiglia di Ercolano dove abitano i propri genitori ma di decidere per un luogo che riteneva sicuro e che probabilmente conosceva già.

Ora, ragioniamo: Luciana Simeone è un incensurata, è una persona che non ha avuto una vita complicata dal punto di vista del codice penale. In questi casi ci si muove anticipando addirittura le mosse degli inquirenti e andandosi a costituire, proprio per dare l’idea di non aver fatto nulla di male o di essere stata dentro a vicende organizzate o ordite da altri come mera esecutrice di ordini. La Simeone sapeva bene di essere ricercata. Lo sapeva bene perché i suoi congiunti a loro volta lo avevano appreso quando la polizia aveva bussato al campanello della loro abitazione ad Ercolano. E allora perché ha scelto di rendersi irreperibile e di tentare di farsi ospitare da un B&B anonimo di Santa Maria Capua Vetere nel quale è stata poi presa in quanto, ingenuamente – e questo dimostra che non si tratta di una delinquente – ha esibito i suoi documenti d’identità autentici che, inseriti ordinariamente dal titolare nella piattaforma collegata con la Prefettura di Caserta ha permesso alla polizia di individuarla e di andarla ad arrestare

Essere irreperibile significa che la polizia aveva bussato alla porta del suo luogo di residenza e non l’aveva trovata. Non era lì, non era a Bruxelles, non era negli uffici di segreteria di Fulvio Martusciello in Italia. Aveva scelto un B&B per dormire o magari per incontrare qualche persona?

Se uno/una non hanno nulla da nascondere non si comportano in questa maniera. La sensazione è che Luciana Simeone avesse la necessità di consultarsi con qualcuno magari per concordare qualche tesi da esporre alla magistratura belga per poi recarsi da un avvocato e magari farsi accompagnare al commissariato di polizia o alla caserma dei carabinieri più vicini al luogo dove abita

Ha fatto in tempo Luciana Simeone a incontrare questa o queste persone? Non si sa. La scelta di dormire in un posto che in teoria è fuori dalle traiettorie di una persona che lavora a Bruxelles e che probabilmente collega la propria opera agli uffici napoletani di Martusciello suscita più di un sospetto.

Come amiamo dire questo è un punto di partenza del nostro lavoro in attesa di conoscere le contestazioni specifiche. Una cosa rispetto a ieri l’abbiamo stabilita: Luciana Simeone era la persona più vicina a Fulvio Martusciello, almeno secondo l’autorità giudiziaria belga. Sarebbe stata lei, infatti, a riscuotere due mazzette, per un importo complessivo di 46mila euro, legate all’attività lobbistica svolta da Fulvio Martusciello a favore di due grandi aziende cinesi la Huawei e ZTE per la fornitura di rete 5G sospettata di essere anche uno strumento di spionaggio da parte dei cinesi e non a caso bloccata negli Stati uniti e in Gran Bretagna. Siccome le prime dichiarazioni rilasciate alla Stampa da Antimo Giaccio, difensore di Luciana Simeone, orientano la strategia di tutela della sua cliente verso una sua dimensione di mera esecutrice di ordini, si può ritenere che questo potrebbe in qualche modo complicare la posizione dell’europarlamentare Martusciello

I 5 giorni di irreperibilità trascorsi dalla donna rappresentano, a nostro avviso, un elemento di fondamentale importanza. Chi ha incontrato? Chi voleva incontrare? Cosa voleva eventualmente concordare? Un’idea noi l’abbiamo e la seguiamo come sentiero della nostra investigazione giornalistica