MADDALONI. L’impiegato, il brasiliano e Michele Maravita: primo risarcimento al comune di “soli” mille euro. E Cembrola…

25 Febbraio 2020 - 10:20

MADDALONI – Il comune di Maddaloni ha incassato i primi tremila euro a titolo di risarcimento per danni all’immagine e patrimoniali nella famosa inchiesta sulle false residenze ai brasiliani, nella quale rimase coinvolto Giuseppe Cembrola, responsabile dell’ufficio Anagrafe e di Stato civile.

Mille euro ciascuno sono stati versati, infatti, dagli altri soggetti coinvolti nella vicenda, cioè Silva De Araujio Silas, Michele Maravita e Gaetano Mele. Il comune ha dunque incassato questi soldi, così come riportato nella delibera numero 36 del 10 febbraio scorso (pubblicata sotto).

I tre sono stati condannati nel mese di marzo 2019: 6 anni per Silva De Araujo Silas, 4 anni e mezzo sia per Michele Maravita che per Gaetano Mele (LEGGI QUI). La sentenza è stata appellata.

L’inchiesta aveva svelato – si legge nel comunicato diramato dalla Procura – un sistema che permetteva a cittadini brasiliani, quasi tutti residenti in Inghilterra, di ottenere la cittadinanza comunitaria e rientrare nel Regno Unito (irregolarmente) come cittadini italiani. Le indagini hanno accertato come il brasiliano Silva De Araujo gestiva un flusso di persone brasiliane al fine di fargli ottenere la cittadinanza italiana, e quindi la carta d’identità al Comune di Maddaloni. In tale contesto si è rivelata fondamentale la figura del funzionario Cembrola che, utilizzando documenti consolari falsi, attribuiva la cittadinanza italiana jure sanguinis a cittadini brasiliani senza che avessero titoli per ottenere il riconoscimento. Così venivano rilasciate le carte d’identità che consentivano agli stranieri di poter ottenere il permesso di soggiorno, anche per i loro nuclei familiari.

Mele e Maravita, invece, si occupavano della parte logistica, individuando hotel e BnB dove i brasiliani soggiornavano in attesa del rilascio dei documenti. I due si occupavano anche di individuare nuclei familiari a Maddaloni per inserire i brasiliani nello stato di famiglia dietro la corresponsione di denaro.

I brasiliani per ottenere i documenti versavano alla cricca 1000 euro, raccolti da Silva De Araujo e Maravita che poi versavano la quota a Cembrola e Mele per il loro contributo.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELLA DELIBERA