MADDALONI. “Tratta” dei brasiliano: durissima sentenza. Ecco le condanne per Giuseppe Cembrola, Maravita e…

29 Marzo 2019 - 15:43

MADDALONI – Fu Scotland Yard, in quel di Londra a chiedersi, ad un certo punto, come mai una tal Maddaloni fosse diventata una sorte di piccola Rio de Jaineiro, con centinaia di brasiliani reisdenti. Da lì partì l’indagine che portò all’arresto, tra gli altri, del funzionario comunale Giuseppe Cembrola, rinviato a giudizio insieme ad altri 3 imputati: il noto Michele Maravita, Gaetano Mele e Silas Silva De Araujo.

Oggi il giudice in versione monocratica Orazio Rossi ha pronunciato la sentenza che condanna Giuseppe Cembrola Silas Silva De Araujo a ben 6 anni di reclusione, mentre Michele Maravita e Gaetano Mele sono stati condannati a 4 anni e 6 mesi. Ma finanche più pesante della pena è stata quella accessoria di una multa che per Cembrola e De Araujo è pari a 3 milioni di euro. Pene sicuramente più lievi rispetto a quelli proposte dal Pubblico ministero, che aveva chiesto 10 e 8 anni di reclusione per gli imputati.

I reati contestati e fondati, secondo la sentenza di primo grado, sono quelli di favoreggiamento, continuato e pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Il meccanismo, in estrema sintesi (eventualmente, accedendo al nostro archivio potrete leggere gli articoli pubblicati tempo fa), si fondava su una documentazione consolare falsa attraverso cui veniva attribuita la cittadinanza italiana jure

sanguinis a brasiliani. Il comune di Maddaloni si è costituito parte civile. Nel collegio difensivo gli avvocati De Fraia, Mangazzo, Stellato e Tagliafierro