MADDALONI. Muore Giuseppe Vigliotta. Ieri l’ultimo saluto a “Geppino o’ massaggiatore” di centinaia di atleti
9 Agosto 2019 - 09:30
MADDALONI (Lidia e Christian de Angelis) – Lutto nel mondo dello sport, si è spento Giuseppe Vigliotta, detto ” Geppino o massaggiatore”, 82 anni. I funerali si sono tenuti ieri, 8 agosto, nella Chiesa di San Francesco D’Assisi a Maddaloni, alla presenza di numerosi cittadini, sportivi casertani, istituzioni, amici e colleghi e familiari, tra cui la moglie Anna di Chiara, i figli Giuseppina, Maria Rosaria, Antonietta e Antonio. L’uomo era uno stimato e conosciuto professionista, che per decenni si è preso cura degli sportivi casertani delle più importanti squadre di ciclismo, basket e calcio, era il massaggiatore ufficiale, esperto, gentile e serio, che amava lo sport e il suo lavoro, lascia un vuoto incolmabile in chi lo ha conosciuto. Questa la commovente lettera di addio dell’amico Amedeo Marzaioli che scrive: “Ciao Geppino, la tua scomparsa è un lutto che ci appartiene. Se ne è andato in punta di piedi, senza dare fastidio Geppino Vigliotta “il massaggiatore”, una vita a curare muscoli e articolazioni di ciclisti, cestisti ma soprattutto calciatori. Personaggio conosciutissimo nel calcio casertano e non solo. Geppino in gioventù era uno dei “ragazzi” della bottega di biciclette di mio padre in via Nino Bixio, come lo erano Luigi Nappo, Pasquale Ercolano e tutti noi figli. Eravamo una bella squadra, tutti fratelli. Geppino, Luigi e Pasquale erano considerate persone di famiglia, praticavano la bottega in attesa di trovare una sistemazione. Non ho mai capito se mio padre gli dava qualcosa a fine settimana. Giocoforza quando mio padre decise di avviare al ciclismo mio fratello Alberto anche loro dovettero inforcare una bici. Si andava in bicicletta sulle gare, si faceva la corsa e poi sempre in bicicletta si ritornava a Maddaloni. Altri tempi. Una sera per scherzo Alberto, che era già più che una promessa, si fece massaggiare le gambe da Geppino. Ne trasse grande benessere e da allora Geppino divenne il suo massaggiatore personale. Anzi, incoraggiato da papà e da Alberto, si appassionò a tal punto da decidere di frequentare un corso di specializzazione al Cardarelli a Napoli. Ovviamente a Napoli ci andava in bici, qualche volta col treno. Sulle gare Geppino divenne subito il massaggiatore di tutti, amato e benvoluto.. Quasi dieci anni di massaggi per Alberto che Geppino seguiva come un angelo in ogni angolo d’Italia. Nel 1965 quando Alberto decise di appendere la bici al classico “chiodo” Geppino entrò nel mondo del basket e del calcio e le squadre facevano a gara per accaparrarselo. Era apprezzato per la sua puntualità e serietà, mai un allenamento saltato, mai un appuntamento ignorato. Geppino entra nello staff della Juve Caserta, della Libertas Maddaloni, della Casertana Calcio, della Maddalonese, Marcianise, Durazzano, S. Maria a Vico, S.Nicola la Strada e tante altre squadre. In ognuna ha lasciato il ricordo di un ottimo massaggiatore, di una encomiabile serietà professionale, di una persona perbene.” “I calciatori sono tutti miei figli, amo il calcio e vorrei morire su un campo di pallone” diceva qualche anno fa.Ciao Geppino, la tua scomparsa è un lutto che ci appartiene, lassù troverai Alberto ad accoglierti, questo ricordo la famiglia Marzaioli te lo doveva per l’ affetto e il rispetto che ci hai sempre dimostrato.Alla moglie Anna De Chiara, ai figli Giuseppina, Maria Rosaria, Antonietta e Antonio, al fratello Carmine e a tutti i familiari le espressioni più sentite di solidarietà e vicinanza in questo triste momento.”