MARCIANISE. Cittadini presi in giro ancora una volta : ecco cosa c’è dietro alla comica Ordinanza di chiusura della Lea firmata dal sindaco
13 Luglio 2018 - 09:41
Marcianie. Qualcuno si è chiesto perchè il sindaco Velardi per una settimana, si è messo a fare lo show tra granite, angurie e paninozzi davanti alla Lea srl, quasi se occorresse una manifestazione di testimonianza civile perché questa azienda rimuovesse le tonnellate di rifiuti accumulati e non smaltiti?
Fa ridere questa vicenda visto che il sindaco, massima autorità di polizia e di potestà sanitaria, avrebbe potuto fare quello che ha fatto ieri, cioè ordinare la chiusura della Lea e la rimozione dei rifiuti, dopo un paio di giorni di seri accertamenti evitando uno show mediatico surreale con cui ha preso in giro, ancora una volta, i suoi concittadini.
E allora è giusto che Casertace, che si è spesa ieri per conoscere bene cosa sia successo nelle ennesime due settimane farlocche dell’Amministrazione Marcianisana, vi spieghi la cronologia dei fatti.
La Lea ha fatto il bello e il cattivo tempo per mesi e mesi, senza che nessuno la disturbasse, protetta, evidentemente, dalla maggioranza, che avrebbe anche molto contribuito a definire gli organici dei dipendenti perorando più di qualche persona associata al carro, al tempo unico, di Velardi e di Carusone.
Attenzione, questo non succedeva in una situazione normale, ma dentro ad un contenzioso, ad uno scontro, ed è questa la vera novità, tra il proprietario, cioè Iavazzi, e il locatario Lea.
Iavazzi, attraverso l’iniziativa dell’avvocato civilista ed amministrativista Adinolfi , contestava alla Lea tutta una serie di inadempienze contrattuali, non ultima quella del semplice accumulo dei rifiuti senza che questi venissero smaltiti,
I signori del Comune di Marcianise conoscevano bene questa situazione.
Quando Velardi si è messo a fare il figlio dei fiori ad ASI beach, l’avv. Adinolfi gli ha scritto una disarmante lettera invitandolo ad utilizzare i suoi poteri di massima autorità sanitaria della città per ordinare la chiusura della LEA, cosa già richiesta precedentemente e ignorata dagli Uffici comunali.
A questo punto, Velardi non ha ancora fatto l’ordinanza, ma essendo uno chiacchiere e distintivo, essendo uno che non assume mai decisioni che possano rivelarsi pericolose per se stesso ha voluto, ancora una volta, sincerarsi con il legale di Iavazzi sulla possibilità di firmare l’ordinanza.
Ora, qualche fan del sindaco può anche dire che questa sia una ricostruzione non esatta. Ma se i marcianisani, invece di continuare a stare appecoronati, cominciano a ragionarci un secondo su queste cose arriverebbero, facilmente, alla conclusione che non ha alcun senso mettersi a fare manifestazioni da comitato civico quando la legge mi da il potere immediato (altro che fermare i camions e farli multare dai vigili urbani) di controllare e di ordinare la chiusura di un impianto.
Malizia o ignoranza?
Beh, su questo il discorso diventerebbe più complicato abbracciando altre categorie di ragionamento.