MARCIANISE. Presunto abuso edilizio di Antonello Velardi. La sua casa era di 90 mq ed è diventata di 290 mq, più del triplo

19 Maggio 2020 - 12:45

MARCIANISE – A garanzia dell’indagato Antonello Velardi, abbiamo il dovere di precisare ulteriormente la vicenda del presunto abuso edilizio che lo ha coinvolto relativamente ad alcune trasformazioni di ambienti e vani della sua abitazione di viale Kennedy.

In effetti, stando a quella che è l’ipotesi di reato, la cosa appare un po’ più seria di quanto fosse apparsa in un primo momento.

La differenza tra la casa prima degli aggiustamenti e quella post aggiustamenti sarebbe, infatti, sensibilissima, visto che le aree abitabili sarebbero cresciute del triplo, come se da una casa ne fossero uscite altre due nuove.

Attualmente, infatti, l’ex sindaco di Marcianise abita, insieme alla sua famiglia, in 290 metri quadri a fronte dei 90 metri quadri di inizio secolo.

Per questo motivo, va aggiornato quello che abbiamo scritto sabato scorso (CLICCA QUI).

In quella circostanza, abbiamo fatto riferimento ad un’area deposito situata nella parte superiore, il cosiddetto stenditoio, e ad un’altra area, nata nel progetto originale come garage per auto, divenuta una cantinola attrezzata con tutti i comfort.

Ma oltre a questo, l’incisione profonda che ha cambiato profondamente i connotati e anche il valore dell’abitazione di Antonello Velardi ha riguardato una grande terrazza che oggi non è più tale, ma superficie abitata, parte integrata della residenzialità interna.

Beh, fermo restando la presunzione di non colpevolezza, il discorso cambia radicalmente in misura direttamente proporzionale alla radicalità con cui è cambiata la struttura di questa casa, ma soprattutto – ripetiamo – il suo valore.

A venderla ai tempi dei 90 metri quadri ci si ricavava 1. Dopo il “maquillage”, si può vendere a 5.

E questo non è cosa giusta soprattutto perché, in quelle stanze, ci abita, ribadiamo il concetto, chi ha marciato a telecamere accese davanti alle ruspe che hanno abbattuto diverse case abusive, rimanendo ben lontane, invece, da altre case abusive, appartenenti a quei notabili per i quali Velardi aveva preparato il famoso spazio perimetrato di posti riservati prima del concerto della Festa del Crocifisso.