MARCIANISE. SERVIZI SOCIALI, così non va: Vincenzo Delle Curti affronta con parole inaccettabili l’assessore Tartaglione. Il sindaco Trombetta fa il “giudice di pace” invece di garantire trasparenza a un settore dove solo le cooperative di due famiglie fanno il pieno degli appalti
11 Marzo 2025 - 17:34

L’episodio verificatosi nei giorni scorsi ci fornisce un destro per ritornare ancora una volta su una vicenda circondata da una nebbia che la responsabile del settore e dell’ufficio di piano C05, Franca Nubifero, non contribuisce certo a chiarire di fronte alle richiesta ineludibili dell’assessore e di alcuni consiglieri comunali
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MARCIANISE – (g.g.) Quella dei servizi sociali al Comune di Marcianise è diventata una vicenda di intoccabili. Questo giornale si è già occupato in diverse occasioni di quello che ha definito una sorta di duopolio tra le famiglie Delle Curti e Marino. Negli ultimi mesi sia i consiglieri comunali che il neo assessore Mimmo Tartaglione hanno provato a interloquire con la responsabile del settore
Il dato più strano di questa vicenda è che componenti della famiglia Delle Curti, diciamocela tutta non tanto Pasquale quanto il più giovane e aitante figlio Vincenzo, hanno cercato di prendere contatto – e lo hanno preso – con i consiglieri comunali ma soprattutto con l’assessore Mimmo Tartaglione, cioè con quelli che aveva chiesto lumi alla Nubifero.
Sia i consiglieri che Tartaglione hanno agito nell’esercizio pieno, legittimo e aggiungiamo noi, doveroso delle loro funzioni. Avevano chiesto, dentro all’ortodossia di una dialettica che non può non essere riservata, alla responsabile del procedimento, la già citata Nubifero, delle informazioni. Un processo che, ripetiamo, mai e poi mai avrebbe dovuto essere conosciuto dagli imprenditori che attraverso questi appalti riescono a guadagnare cifre a volte iperboliche Ora, a questo punto resta, da chiedersi: chi ha avvertito i Delle Curti del fatto che qualche consigliere comunale e l’assessore Mimmo Tartaglione avessero chiesto lumi sulla gestione di questi affidamenti? Questo giornale non può essere certamente tacciato di parteggiare per Mimmo Tartaglione perché sarebbe veramente una barzelletta tenendo conto di tutto quello che abbiamo scritto su questa persona soprattutto relativamente alle installazioni abusive nella zona mercato e del fresco impiego ottenuto in maniera, piuttosto complicata, nell’ufficio tecnico del Comune di Teverola.
Ma in questo caso il suo ragionamento, il suo atteggiamento e la sua azione sono totalmente legittimi. Mentre è assolutamente inaccettabile che degli imprenditori titolari di affidamenti possano avvicinare l’assessore chiedendo poi a sua volta a lui ragione del suo interessamento come se l’interessamento di un assessore alla materia che gestisce fosse una manovra ostile nei loro confronti.
Male, molto male. un clima pesante e un’altra ombra che si proietta sull’attività degli uffici municipali. E di mezzo, come spesso è capitato, Franca Nubifero ma questo può essere, almeno fino a prova contraria, solo una casualità. Insomma, il mondo dei luoghi della potestà dei servizi sociali, dunque la ripartizione comunale che il coordinamento dell’ufficio di piano dell’ambito intercomunale C05 più tempo passa e meno ci convince.
Siamo in grado di arricchire questa nostra narrazione di dettagli ancora più precisi. Sarebbe stato Vincenzo Delle Curti, figlio di Pasquale, ad avvicinare l’assessore Mimmo Tartaglione e ci sarebbe stato anche uno scontro verbale e qualche parola a dir poco, ma proprio a dir poco inopportuna da parte di Delle Curti junior. La questione sarebbe stata poi appianata nella stanza del sindaco Antonio Trombetta dove Pasquale Delle Curti avrebbero chiesto scusa all’assessore Tartaglione anche a nome del figlio. Ma, ripetiamo, questa cosa dei servizi sociali non ci convince come non ci convince il fatto che i consiglieri comunali e la stampa libera che noi riteniamo di rappresentare in solitudine, non possano prendere visione di atti amministrativi visto che la responsabile Franca Nubifero si mostra sempre reticente quando le si chiede lumi su queste carte.
Il sindaco Antonio Trombetta invece di fare il “giudice di pace” si occupasse seriamente delle dinamiche dei servizi sociali a Marcianise visto che le cose non procedono affatto, questo sempre a nostro avviso naturalmente, in maniera lineare