“MATTANZA” IN CARCERE. Il comandante Manganelli, imputato, nega le torture: non ci fu isolamento per i 15 detenuti facinorosi
5 Luglio 2023 - 15:53

Nuova udienza del procedimento che vede imputati 105 agenti penitenziari accusati delle violenze del 6 aprile 2020.
SANTA MARIA CAPUA VETERE Non ci sarebbe stato nessun isolamento per 15 detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere, ritenuti tra i più facinorosi nell’aprile 2020, in epoca di lockdown e rivolte, e dunque da trasferire, e che figurano tra le vittime dei pestaggi avvenuti il 6 aprile di quell’anno.
È emerso dal processo sulle violenze in corso all’aula bunker del carcere di Santa Maria Capua Vetere con 105 imputati, tra poliziotti della penitenziaria, funzionari del Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) e medici
dell’Asl.
Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere, i 15 detenuti sarebbero quelli che hanno avuto la peggio durante la perquisizione straordinaria, definita “mattanza” dal gip che il 28 giugno del 2021 fece arrestare alcune decine di agenti; per i pm Alessandro