Morta per trasfusioni sangue infetto, lo Stato risarcirà 695mila euro
13 Luglio 2020 - 13:11

CASERTA – Lo Stato dovra’ pagare 695mila euro agli eredi di una donna di Napoli che 46 anni fa era stata sottoposta a trasfusioni di sangue infetto. A stabilirlo e’ stata la II sezione del Tar Campania che, con sentenza del 8 luglio 2020, ha obbligato il ministero della Salute al risarcimento. La donna era stata emotrasfusa nel 1974 durante la degenza all’Ospedale Loreto Mare di Napoli per taglio cesareo. Soltanto nel 1999, a seguito di esami medici, era emersa la positivita’ al virus HCV, successivamente evoluta in cirrosi fino al decesso nel 2013 per epatocarcinoma e insufficienza renale. Nel 2014 i suoi eredi conferirono l’incarico all’avvocato Maurizio Albachiara che, sulla scorta delle risultanze della Cmo (Commissione medico ospedaliera) di Caserta
Il presupposto e’ che, “in caso di patologie conseguenti ad infezione da virus Hbv, Hiv e Hcv, contratte a seguito di emotrasfusioni o di somministrazione di emoderivati”, sussiste la responsabilita’ del ministero della Salute “anche per le trasfusioni eseguite in epoca anteriore alla conoscenza scientifica di tali virus e all’apprestamento dei relativi test identificativi (risalenti, rispettivamente, agli anni 1978, 1985, 1988), atteso che gia’ dalla fine degli anni ’60 era noto il rischio di trasmissione di epatite virale ed era possibile la rilevazione (indiretta) dei virus, che della stessa costituiscono evoluzione o mutazione, mediante gli indicatori della funzionalita’ epatica, gravando pertanto sul ministero della salute, in adempimento degli obblighi specifici di vigilanza e controllo posti da una pluralita’ di fonti normative speciali risalenti gia’ all’anno 1958, l’obbligo di controllare che il sangue utilizzato per le trasfusioni e gli emoderivati fosse esente da virus e che i donatori non presentassero alterazione della transaminasi. (In applicazione di tale principio, la Suprema Corte ha confermato la sentenza di merito, che aveva ritenuto il ministero della salute responsabile in relazione ad una infezione da epatite C contratta in seguito a trasfusioni risalenti al 1970)”.