MOZZARELLA DI BUFALA & CAMORRA. E fu così che Walter Schiavone varò la formula del prestanome del prestanome

31 Luglio 2021 - 20:23

Nella gestione de “I Freschissimi” Nicola Baldascino aveva messo, letteralmente, solo la firma, mentre gli assegni e il bancomat…

 

 

CASAL DI PRINCIPE – Leggendo come si muovevano Walter Schiavone e i suoi adepti nella gestione della seconda azienda per ordine di importanza, cioè “I Freschissimi”, si può dire tranquillamente che fu varata la figura del prestanome dei prestanomi.

Eh sì, perché Nicola Baldascino aveva solo messo la firma come legale rappresentante, ma non ha mai gestito né un blocchetto degli assegni, né una carta di credito, né un bancomat.

Era Armando Diana a occuparsi di tutto, dunque a svolgere la funzione di amministratore unico di fatto.

E se Armando Diana è una testa di legno, vuol dire che Nicola Baldascino è il prestanome del prestanome, testa di legno della testa di legno.

Quando Diana, uno spavaldo come è apparso in molti passi dell’ordinanza, riuscì a litigare anche col personale della banca, Schiavone non affidò a Baldascino porzioni di gestione, ma si rivolse ad un altro personaggio, Franco Desiderio, che per la prima volta irrompe sulla scena di questa vicenda giudiziaria e di cui, magari, cercheremo di declinare meglio i caratteri biografici in una delle prossime puntate.