Muore una donna, l’Asl di CASERTA si accorda con la famiglia e risarcisce 170 mila euro

16 Gennaio 2019 - 17:15

CASERTA (luigi vincenzo repola) – “Danni relativi alla prestazione medica del servizio 118“. Un’accusa grave quella rivolta dai familiari di Vincenza N., deceduta nel febbraio 2016. Una morte che, secondo gli eredi, sarebbe stata causata da degli errori dei medici del pronto intervento. Per questo motivo è stata presentata una richiesta danni nei confronti dell’Asl di Caserta.

Nel procedimento penale e nel accertamento tecnico preventivo, i consulenti tecnici d’ufficio hanno accertato che per la donna, a causa di un errore umano, si sarebbero ridotte del 30%di chance di sopravvivenza, confermando in parte la tesi dei familiari di Vincenza.

L’Azienda sanitaria casertana ha risarcito, tramite accordo, gli eredi della signora di 170 mila euro così divisi: 150 mila euro sborsati dall’Asl e 20 mila euro dalla compagnia AMTRUST. Una cifra uscita dalle casse dell’ente sanitario, in pratica dalle tasche di noi contribuenti, per lenire le ferite di una famiglia.