NARCOTRAFFICO ALLA COLOMBIANA. Il giro del mondo in…80 milioni di bustine di cocaina. Ecco le accuse di Imperiale all’ex presidente del Liternum Calcio Giovanni Fontana

13 Luglio 2024 - 14:41

Il liternese è l’unico imputato ad aver scelto il rito ordinario. Imperiale è stato già condannato a 15 anni e 8 mesi e recentemente è stato ascoltato anche al cospetto della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

VILLA LITERNO – Raramente, a pensarci bene mai, avevamo affrontato una vicenda di cronaca con l’originalità di quella che ha scritto già i suoi primi capitoli giudiziari, che qualche giorno fa hanno condannato alla pena di 15 anni e 8 mesi Emanuele Imperiale, stabiese, un narcotrafficante internazionale di stupefacenti, divenuto collaboratore di giustizia.

Un player criminale della droga che ha fatto tanti soldi da potersi consentire addirittura di comprare una isoletta al largo del porto luccicantissimo di Dubai.

Imperiale è napoletano, ma il coprotagonista della storia è un casertano di Villa Literno, molto ma molto conosciuto.

Trattasi di Giovanni Fontana, sulla carta imprenditore dei trasporti, per anni presidente della squadra del Villa Literno, che ha militato anche in campionati del settore dilettantistico.

Giovanni Fontana è appartenente a una famiglia che ha letteralmente monopolizzato, non sappiamo se lo faccia ancora, il sistema degli appalti della “solita” amministrazione provinciale di Caserta che, attraverso la Gisec, ha distribuito milioni e milioni di euro alle ditte di questa famiglia e anche ad altre imprese guidate da personaggi a dir poco equivoci per i rapporti intrattenuti con il clan dei Casalesi.

Queste cose le conoscono i lettori di Casertace visto che negli anni tanto ne abbiamo scritto, non le conoscono tutti quelli che non leggono il nostro giornale.

Mentre il processo con rito abbreviato è terminato, prosegue quello con rito ordinario, in svolgimento alla IV Sezione Penale del Tribunale di S.Maria C.V.

Abbiamo letto con interesse le 70 pagine contenenti le escussioni di Imperiale e Fontana, di cui nei prossimi giorni vi forniremo qualche estratto.

Imperiale è un personaggio particolarissimo. Ha raccontato di sé vicende mirabolanti, con un chiaro connotato romanzesco. Avrebbe viaggiato in tutto il mondo trasportando tonnellate di cocaina arrivando in Australia.

Una sorta di Gulliver della malavita, che ha messo in mezzo Giovanni Fontana accusandolo di aver organizzato un sistema di containers con cui trasportava questi enormi quantitativi di droga da Castel Volturno al porto di Napoli, destinazione mondo.

Fontana, secondo Imperiale, non si sarebbe limitato a garantire un deposito, ma avrebbe a sua volta viaggiato in tutta Europa e non solo.

Per questa attività Fontana avrebbe introitato 6 milioni di euro alla fine degli anni 2000, 500mila euro per un viaggio in Australia ed altri 30-40 mila euro a viaggio per altri viaggi effettuati.

Imperiale, nel suo interrogatorio davanti alla sezione Misure di Prevenzione, presidente Massimo Urbano, ha dichiarato di aver conosciuto Fontana grazie ad Aldo Nobis, storico esponente del gruppo Zagaria del clan dei Casalesi.