Nel solito bar l’estorsione al titolare di Hermes, negozio di griffes delle calzature. Il camorrista: “Se qualcuno ti disturba, lo riempio di botte”

24 Aprile 2022 - 12:32

Si tratta di un’attività commerciale che si trova in via San Giuliano non lontano dal locale in cui Gaetano Monica conduce il giovane commerciante al cospetto di Francesco Piccolo

 

MARCIANISE – Per il giudice che ha firmato l’ordinanza che ha sgominato il gruppo delle “nuove leve” del clan Piccolo-Letizia, esistono i gravi indizi di colpevolezza a carico di Francesco Piccolo e Gaetano Monica relativamente al’estorsione consumata ai danni di Giuseppe Micaletti, direttore del negozio di scarpe sportive Hermes, sito a Marcianise in via San Giuliano. L’obiettivo del duo era quello di farsi consegnare (gratis o al prezzo di costo) calzature sportive.

Il commerciante, sentito dagli inquirenti, ha sostenuto di aver venduto al Piccolo scarpe di marca Fila del valore di 85 euro, facendogli pagare solo 50 euro perchè, durante l’incontro al bar California tra i due e Gaetano Monica (“convivio”finito nel mirino delle indagini), Piccolo gli aveva riferito che “comandava tutta la zona di Marcianise” e per quieto vivere, Micaletti gli aveva accordato lo sconto.

Il giudice, invece, avvalendosi della intercettazione della citata conversazione ne spiega i passaggi: “Mi posi qualcosa di soldi“, in pratica Piccolo faceva capire al suo interlocutore che se avesse dovuto pagare le scarpe prelevate nel negozio, il commerciante avrebbe dovuto corrispondere la tangente al clan; ancora, riferendosi ad altri esponenti dei gruppi criminali locali, Piccolo aggiunge: “Però

se loro ti danno fastidio e tu mi dici: questi mi stanno dando troppo fastidio, io li prendo e li massacro di botte davanti al tuo negozio“. Questa frase per il giudice è chiara: il Piccolo sta offrendo la sua protezione al commerciante Micaletti, con un linguaggio noto e consolidato negli ambienti criminali.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA