OMICIDIO DEL GAUDIO. Svolta nelle indagini. Si riapre il caso grazie ad una lettera anonima
12 Gennaio 2019 - 09:26
SAN TAMMARO/AVERSA (Christian e Lidia de Angelis) – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Romina Del Gaudio, la 19enne uccisa mentre era a lavoro per una ditta che vendeva contratti. Emergerebbe una pista e vi sarebbe già un indiziato con precedenti violenti su cui stanno lavorando gli investigatori. La tragedia inizia la mattina del 4 giugno 2004 quando la 19enne aveva un appuntamento con i suoi colleghi ad Aversa. Giunti sul posto, ognuno si incammina verso una specifica zona della città, poi il gruppo avrebbe dovuto ritrovarsi attorno alle 14 per consumare la pausa pranzo. Romina, però, non si presenta, preoccupati i colleghi la cercano al cellulare, che squilla ma a vuoto. Quando però alla fine del turno lavorativo, più o meno verso le 18.00, Romina non arriva in sede, dove i suoi colleghi la stavano aspettando per il rientro a Napoli, tutti si preoccupano e scatta l’allarme. Partono immediatamente le ricerche. Tutta la zona dell’agro-aversano viene scandagliata ma della 19enne nessuna traccia, sino ad una misteriosa e anonima telefonata ai Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, che segnalava la presenza della giovane dopo 50 giorni dalla scomparsa misteriosa. I militari immediatamente giungono nella zona indicata dal segnalatore anonimo, precisamente il boschetto di Carditello, nel casertano. La zona è incolta e totalmente abbandonata, dopo estenuanti ricerche, viene trovato il corpo dilaniato di Romina, riconosciuta attraverso gli abiti visto che era irriconoscibile per l’intervento degli animali selvatici che avevano preso d’assalto il corpo della povera e bellissima giovane. Poi l’autopsia che rivela una terribile scoperta l’assassino, aveva cercato di abusare sessualmente di Romina, poi lei aveva cercato di scappare, e l’aggressore l’aveva colpita da diversi fendenti alla schiena ed infine uccisa con due colpi di pistola alla testa. Una modalità che secondo i criminologi rappresenta un certo legame tra vittima e l’aggressore. Poi gli inquirenti dopo approfondite e indagini ad ampio raggio, prima si concentrano sul padre della ragazza che viveva e lavorava in Germania, poi escluso si indaga nella vita privata della vittima, e finiscono due soggetti nel registro degli indagati, tra cui un vicino di casa innamorato e respinto da Romina, poi non emergendo prove vengono archiviate le loro posizioni. In questi anni la madre di Romina la signora Grazia Gallo, non si dà pace, e cerca la verità, poi nel 2014 la donna muore, senza aver saputo chi ha ucciso la figlia. Oggi finalmente pare che vi sia una pista accreditata e concreta su un uomo, da poco è stata depositata richiesta di riapertura del fascicolo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sarebbero emersi nuovi elementi, in particolare “alcuni reperti ritrovati sulla scena, il bosco della Reggia di Carditello a San Tammaro, dove la vittima fu uccisa a coltellate e pistolettate dopo un presunto tentativo di violenza sessuale, hanno permesso di identificare per la prima volta una tessera di una piscina ritrovata accanto al corpo della ragazza. Non solo. L’esame di una lettera anonima inviata da una sedicente testimone a ‘Chi l’ha visto?’ e alla Procura – e mai investigata finora – ha permesso di identificare l’uomo con il quale Romina si sarebbe allontanata. Una scoperta scioccante poiché si tratta di un soggetto residente nella provincia di Caserta con un precedente violento specifico: l’uomo aveva ucciso a pugnalate una coetanea della quale si era invaghito.” Propria grazie a questa lettera inviata da una ragazza di Aversa, tale Anna, che ripartono le indagini acquisendo nuovi spunti investigati supportati dalle moderne tecnologie investigative forensi. Dopo 15 anni potrebbe arrivare la svolta e il colpevole arrestato. Questa la lettera anonima della testimone di Aversa. “Gentili signori,chi vi scrive è una ragazza di 26 anni, mi chiamo Anna, ometterò la mia completa identità perché ho moltissima paura e non riuscirei a dormire la notte dal terrore, perché il 4 giugno del 2004, ho notato in piazza Magenda ad Aversa, Romina, la ragazza scomparsa e poi ritrovata morta, quando ho iniziato a seguire la trasmissione dove la cercavano, mi sono detta ma io quella ragazza l’ho già vista, ho inviato lettere anonime forse non sono mai arrivate, continuerò ad inviarne finché non potranno essere d’aiuto. Quel giorno stavo tornando a casa da un’amica e ho notato questa ragazza seduta su una panchina in piazza Magenda, erano circa le 14 e 30 o le 15 ad Aversa, ed un’auto grigio scuro lunga che era ferma davanti a lei, la ragazza sembrava molto infastidita ed impaurita, perché ho visto un uomo con gli occhiali sulla quarantina d’anni, all’interno dell’auto che ad alta voce ripeteva sali in macchina ti do un passaggio, che ti costa, se no scendo io capito. Si sentiva perché i finestrini dell’auto erano abbassati ed io passavo molto vicino all’auto, ed ero incuriosita da una scena insolita, mi sono finta indaffarata a cercare qualcosa nella mia borsetta, pensavo che stavano litigando, che magari era un fidanzato geloso o qualcosa del genere, ma quell’uomo aveva un tono di voce strano, come un fuori di testa che non si cura se qualcuno lo sente gridare e la voce era rallentata tipo sotto effetto di alcol o altre sostanze, ma ad alcuni metri di distanza fermo ad assistere alla scena vi era un altro uomo più in là con gli anni che rivolgendosi a quello in macchina gli chiedeva di fare presto e a un certo punto quello in macchina gli diceva ‘stai zitto papà aspetta’. allora ho memorizzato il numero di targa dell’auto che era abbastanza facile da memorizzare, in quanto alcuni numeri erano uguali a delle dati importanti per me, la targa era CE 7….43, ma Mai immaginando che poi quella ragazza sarebbe scomparsa addirittura ritrovata morta, vi prego di controllare quel numero di targa a chi appartiene se mai fosse di persone che c’entrano qualcosa davvero con la vicenda perché quei due uomini apparivano veramente persone molto sospette ed inquietanti tanto che da quel giorno ho avuto per diversi mesi paura di uscire, ed ho inviato a pensare strada facendo che non poteva trattarsi di un fidanzato geloso poiché era accompagnato da un altro uomo, infatti dalle trasmissioni ho sempre sentito che da quel giorno in poi sia scomparsa quella povera ragazza ed ho sempre cercato di inviare lettere e segnalazioni a Chi l’ha visto?, vi prego comunicate questa segnalazione alla giustizia in memoria di quella povera ragazza scomparsa che forse sarei potuta essere stata anche io a quell’ora ed in quel giorno.Grazie per l’attenzione spero leggerete questa lettera questa volta, Anna”.