OMICIDIO DEL PEDOFILO. “Se arrivano a me sono spacciato”: intercettazioni e flussi di denaro incastrano i due arrestati

28 Dicembre 2018 - 16:42

SAN FELICE A CANCELLO –  Emergono nuovi particolari circa gli arresti effettuati questa mattina dai Carabinieri nei confronti di Giuseppe Massaro, 55 anni, di Sant’Agata de’ Goti, e Generoso Nasta, 30 anni, di San Felice a Cancello.
Entrambi sono disoccupati e svolgono qualche lavoro saltuario, eppure qualcosa nel loro tenore di vita abituale era cambiato negli ultimi tempi: infatti sembra che qualche decina di migliaia di euro sia stata sufficiente per ingaggiare i killer e chiudere una partita vecchia di dieci anni. I due arrestati non sarebbero comunque stati gli esecutori materiali, ma sarebbero accusati di concorso in omicidio.

Massaro avrebbe fornito l’arma, una pistola 357 magnum, che i carabinieri hanno sequestrato qualche mese fa per una incongruita’ sulla matricola. La pistola era detenuta legalmente, ma questo sequestro ha messo in fibrillazione Massaro, che al telefono con parenti e amici si e’ mostrato preoccupato per le possibili conseguenze. “Non credo che i carabinieri arrivino a me

– dice in una conversazione telefonica con un familiare – ma se arrivano a me sono spacciato”.

Il padre di due ragazze vittime di abusi sessuali è indagato dalla Procura di Benevento quale presunto mandante dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo.