S.FELICE A CANCELLO. Sequestrato e distrutto un manufatto per la caccia di frodo: conteneva un richiamo acustico per le quaglie
26 Novembre 2019 - 13:40
SAN FELICE A CANCELLO: SEQUESTRO E DISTRUZIONE DI UN MANUFATTO BLINDATO PER ALLOGGIARE UN RICHIAMO ACUSTICO PER FINI DI CACCIA DI FRODO ALLE QUAGLIE DA PARTE DEI CARABINIERI FORESTALE DELLA STAZIONE DI CASERTA
Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Caserta, nel corso di un servizio di antibracconaggio, hanno rinvenuto e posto in sequestro a carico di autori ignoti, in comune di San Felice a Cancello, su un terreno collinare sito alla località “Talanico”, un manufatto in calcestruzzo cementizio armato, delle dimensioni di mt. 1,20 x mt. 1,20, dal quale fuoriusciva un tubolare verticale in acciaio alto circa 3 mt., alla cui estremità vi erano due diffusori acustici a servizio di un illecito richiamo ad azionamento elettromagnetico per attirare le quaglie che era custodito nel citato manufatto chiuso con un lucchetto di sicurezza.
All’atto del sequestro non è stato possibile accedere al richiamo acustico per la caccia di frodo alle quaglie in quanto la blindatura del manufatto rendeva lo stesso irraggiungibile.
I giorni successivi, gli stessi militari della Stazione Carabinieri Forestale di Caserta, con l’ausilio di operai dipendenti del Comune di San Felice a Cancello, hanno proceduto alla demolizione del manufatto in cemento tramite l’utilizzo di un martello pneumatico e di un flex elettrico da taglio, entrambi alimentati da un generatore elettrico portatile a scoppio, rinvenendo al suo interno il richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico che veniva quindi immediatamente distrutto.
Al riguardo corre l’obbligo precisare che la Legge nr. 157/1992 dettante le norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, vieta espressamente l’utilizzo di detti richiami acustici a funzionamento elettromagnetico in quanto attraverso il loro illecito utilizzo i cacciatori di frodi, azionandoli in orari serali e notturni, fanno attirare e concentrare la selvaggina in prossimità degli stessi, per poi agevolarsi illecitamente nell’esercizio dell’azione di caccia nella mattinata successiva.