S. MARIA CAPUA VETERE. Carceri, gip: “All’Uccella le violenze non sono state un incidente di percorso, ma costante”

5 Luglio 2021 - 17:41

S. MARIA CAPUA VETERE – Per il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere le violenze nel carcere sammaritano non sarebbero state un “mero incidente di percorso”, ma “con tutta probabilità una costante nel rapporto fra indagati (gli agenti ndr) e i detenuti”.

E quanto emerge dall’ordinanza con il quale sono state disposte le 52 misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte violenze ai danni dei prigionieri durante la perquisizione straordinaria del 6 aprile 2020, dopo la rivolta del giorno precedente. A convincere il gip di questa tesi, come riporta il provvedimento, sarebbe stata “l’assoluta naturalezza e la mancanza di ogni forma di titubanza” con cui gli agenti avrebbero, per l’accusa, pestato i detenuti.

Secondo il gip, se si fosse trattato di un episodio isolato, sarebbe stato lecito attendersi esitazione nei colpi inferti. Ma questo non trasparirebbe, per l’accusa, dalle immagini acquisite dall’impianto di videosorveglianza del carcere. Si noterebbe invece, per il gip, che certi gesti sarebbero stati compiuti in modo “del tutto naturale”.