SCONCIO ALLA PROVINCIA. Con 14 dipendenti nell’Ufficio Legale, Colombiano dà un incarico da 15 MILA EURO a una praticante avvocata
7 Novembre 2025 - 19:30
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Un settore scandalosamente elefantiaco da far invidia a città da milioni di abitanti. Praticamente un anno di stipendio di un lavoratore normale per un’aspirante avvocata che da 7 mesi ha finito il periodo del cosiddetto praticantato. Inoltre, manca completamente ogni tipo di documentazione, se non uno scarno aggiornamento nell’albo appalti dell’amministrazione provinciale. Sullo sfondo il pensiero forte di una campagna elettorale pro Zannini
CASERTA – Ad occuparsi di questo incarico diretto è stato, documento della provincia alla mano, il rup Claudio Trisolino, capuano ed ex assessore al Bilancio della città, nonché da sempre in Forza Italia. E al partito fondato da Silvio Berlusconi si è connesso Giovanni Zannini, candidato al consiglio regionale, e quello che è il capo formale della Provincia, messo lì proprio da Zannini, ovvero il presidente Anacleto Colombiano.
E la questione di Forza Italia, di Zannini e Colombiano ha un senso logico che analizzeremo più avanti. L’affidamento da 15 mila euro all’avvocata praticante Lilia Iannelli, per curare delle non meglio specificate attività di supporto e gestione del contenzioso del settore Viabilità, sembra assurdo agli occhi di chi conosce le cose della Provincia.
In primis, l’Ufficio legale dell’amministrazione provinciale di Caserta, dati 2024, è composto da addirittura 14 dipendenti, otto dei quali avvocati assunti nei concorsi di cui è stato padrone Zannini, con il ruolo di vassallo ricoperto dall’ex presidente Giorgio Magliocca. Delle procedure divenute una scandalosa infornata clientelare e non a caso finita sotto la lente di ingrandimento della procura di Santa Maria Capua Vetere.
14 dipendenti. Una roba da grandi comuni, da struttura di milioni di abitanti che fa impallidire, ad esempio, la città Metropolitana – leggasi Provincia – di
In quei concorsi barzelletta, come detto, sono state assunte otto persone nell’Ufficio Legale provinciale: parliamo dell’ex consigliere provinciale, nonché ex consigliera comunale di Casapesenna, Raffaella Zagaria, dell’avvocato Giulia Fucci, figlia di Carlo Fucci, dell’ex sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, oggi procuratore della repubblica di Isernia e segretario nazionale, fino a qualche tempo fa, dell’ANM, moglie di un imprenditore vincitore di appalti alla provincia, qualcosa di a dir poco sconveniente, vista la posizione della donna e la storia del suocero dell’imprenditore Eugenio Catalano. E ancora, Angela Fusco, Daniela Maddaloni, Alfonso Simonelli, vicesindaco di Alife, altra roccaforte di Giovanni Zannini, e Rachele Barbarano, moglie di Giovan Battista Valentino, una coppia di coniugi votata all’essenza stessa dell’incarichificio, prima al Consorzio idrico per la signora, per lui in uno dei due enti d’ambito tra acqua e monnezza.
Ma se un incarico legale con un ufficio pieno zeppo di avvocati sarebbe già scandaloso di per sé, bisogna aggiungere la stranezza relativa al curriculum della professionista scelta da Trisolino. Leggendo l’albo degli avvocati del Foro di Santa Maria Capua Vetere, dall’8 settembre 2023, Lilia Iannelli, classe 1993, è iscritta all’albo dei Praticanti “semplici”, lavorando nello studio Grillo dei legali Carlo ed Emiliana a Piedimonte Matese.
Vero è che il praticantato dura 18 mesi e che dal settembre 2023 di mesi ne sono passati 25, ma nel momento in cui scriviamo, Iannelli non è iscritta all’Albo nazionale degli avvocati e, per questo motivo, riteniamo che non abbia ancora affrontato l’esame di abilitazione. Quindi, tecnicamente, parliamo di una praticante.
E allora ci spiegate come sia possibile che un praticante avvocato 32enne venga scelto per un incarico, non da 1.000 o 2.000, bensì da 15 mila euro? Per quale motivo è stata scelta Lilia Iannelli che, non ce no voglia, diventerà una grande professionista, ma al momento è ai suoi primi passi nella carriera legale. E anche perché lo studio Grillo è rinomato per le sue consulenze e il suo lavoro in materia fiscale, una branca che con il contenzioso della Viabilità, ovvero il compito che dovrà coprire Iannelli, c’entra abbastanza poco.
Difficile, dopo tutto ciò che abbiamo scritto, non pensare che sia un incarico puramente clientelare. Il sospetto è che quindici mila euro l’amministrazione provinciale li abbia spesi per del proselitismo è solido, rafforzato, oltre che da anni di incarichi e affidamenti discutibili come questo, anche per la filiera che abbiamo specificato a inizio articolo.
Ripetiamo di nuovo un concetto già espresso: i soldi dei cittadini che non dovrebbero essere mai usati per spingere qualsivoglia campagna elettorale, in questo caso la corsa di Giovanni Zannini, candidato nella Forza Italia a cui è iscritto il presidente Colombiano e non sappiamo se ancora Trisolino, così come abbiamo scritto rispetto alla presidente Asi, Raffaela Pignetti (CLICCA E LEGGI).
Ed è un vero peccato che al centro di questa vicenda ci finisca una giovane aspirante avvocata, Lilia Iannelli, di Alife, figlia del compianto sindaco della città, Fernando Iannelli. Una specifica che abbiamo deciso di lasciare per ultima, affinché non sia questo lutto ad essere al centro del discorso.
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